Dall’insediamento di Palumbo non sono mancate le scaramucce, adesso i contrasti sono peggiorati.
L’impressione è che amministrazione e consiglio comunale siano una sorta di linee rette destinate all’infinito a non incontrarsi.
Non è mancata mai la polemica, anzi recentemente si è fatta più pesante, eppure, malgrado le apparenze, Palumbo, lo conosco bene, non chiuderà la porta al dialogo onesto e costruttivo e l’opposizione, lo ha già dimostrato, non remerà mai contro gli interessi della città.
Da oltre un anno, ognuno fa la sua parte da separati in casa.
Ora per aver parlato sia con il sindaco che con la stragrande maggioranza dei consiglieri, so che Palumbo rispetta e cerca il rapporto, allo stesso modo di tanti consiglieri dell’opposizione con il sindaco. E allora potremmo trovarci, secondo quanto affermato dal primo cittadino, davanti alla situazione degli antichi latini “Senatores boni viri, senatus autem mala bestia”, i senatori, nel nostro caso i consiglieri, presi uno per uno, sono brave persone, mentre non sarebbero più tali nel loro complesso.
Palumbo nella sua recente replica ai consiglieri Lentini ed Indelicato dice e accusa, questa volta, genericamente a tutta l’opposizione che “quando si parla di ricerca del “dialogo” non si fa riferimento effettivamente ad un confronto costruttivo basato unicamente sugli interessi della città, ma di una molto più prosaica eventuale nostra disponibilità a concedere spazi in giunta. E io a questa tipologia di “dialoghi” non sono disponibile”.
Bisognerebbe, da parte degli ospiti dell’aula Falcone Borsellino, prenderne definitivamente atto. Ha vinto l’elezione e governa la città con il suo metodo, aperto al confronto e al dialogo ma non disponibile ad eventuali pressioni.
La stragrande maggioranza dei consiglieri, dicevo, ha già dimostrato attenzione e rispetto per l’interesse della città a prescindere dalla posizione politica, senza nulla pretendere. Chi spera in ben altro dovrà rassegnarsi.
Ritorniamo alla domanda iniziale: sindaco e consiglio sono due linee parallele che non si incontrano mai? Sono convinto e mi auguro che si inizi a consolidare un leale rapporto costruttivo tra le due istituzioni comunali. Lo spera la città che galleggia nel mare delle sue emergenze e non apprezza le polemiche della politica.