Alcuni giorni fa, la Polizia penitenziaria di Agrigento, ha scoperto un numero, al momento, imprecisato di telefoni cellulari sul camminamento del muro di cinta dell’istituto penitenziario.
Parrebbe che per trasportare i telefoni cellulari sia stato utilizzato un drone e che per qualche inconveniente siano caduti sul muro di cinta.
Sulla preoccupante vicenda Salvatore Gallo Cassarino della Cisl scrive al Direttore della Casa Circondariale di AGRIGENTO; al Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria di PALERMO; al Procuratore della Repubblica di AGRIGENTO; al Prefetto; al Questore e al Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri:
Di seguito parte della lettera di Gallo Cassarino.
“Pregiatissime Autorità,
La notizia ha destato meraviglia , sgomento e inquietudine non solo fra gli operatori penitenziari ma sull’intera comunità cittadina.
Non spetta di certo a noi fare l’analisi sotto i profili della violata sicurezza di quanto accaduto ma di certo il fatto in se stesso impone una doverosa riflessione sulle misure sinora adottate e quelle che si pensa di adottare per il prossimo futuro tali da potere scongiurare/prevenire che altre “spedizioni” ,( attenzione non è detto si debbano limitare a trasportare “innocui” telefonini) giungano a destinazioni con le prevedibili, nefaste conseguenze per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Non ci è dato sapere se è nelle intenzioni di Sua Eccellenza il Prefetto riunire il Comitato d’ordine e sicurezza pubblica , nelle more di qualsiasi superiore valutazione/decisione chi scrive invoca il Direttore della Casa Circondariale a convocare urgentemente le OO.SS. del comparto sicurezza per ridiscutere sulla organizzazione del lavoro , dei posti di servizio ritenuti insopprimibili e della necessità improcrastinabile di predisporre un servizio fisso di pattugliamento da effettuare dalla Polizia penitenziaria in prossimità del penitenziario con le automontate già a disposizione”.