Ad Agrigento, in prefettura, il Sifus è stato accolto dal Vice Prefetto, Vaccaro, che “acquisite – a parlare è Ernesto Abate, segretario generale regionale Sifus – le motivazioni e lo stato di sofferenza vissuto dai lavoratori della bonifica siciliana, nonché le sofferenze vissute dagli utenti consorziati, ha inteso inviare una lettera di ulteriore sensibilizzazione all’assessore all’Agricoltura, all’assessore all’economia e al Presidente della Regione Siciliana”.
“Il primo giugno il direttivo regionale si incontrerà ad Enna per redigere il testo di riforma che conterrà i reali fabbisogni affinché i Consorzi di Bonifica possano tornare ad occuparsi di tutela e difesa del territorio, per non gravare sugli agricoltori che oggi vengono danneggiati dal mancato servizio irriguo oltre che dalla mancata Bonifica e quindi colpiti da allagamenti e perdita delle coltivazioni e la conseguente capacità di restare competitivi”.
:Le richieste sono state sinteticamente raccolte in 4 punti:
– richiesta di contributo straordinario per superare il pignoramento che impedisce il regolare pagamento degli emolumenti,
– un contributo straordinario per la regolarizzazione dei durc per poter usufruire delle risorse extra regionali (Psr e Fesr),
– un contributo per dare seguito al proseguo del turnover,
– revoca delle deleghe da parte degli agricoltori rispetto al contributo del grano e guerra in Ucraina, e conguaglio delle cartelle pendenti”.
Intanto si prepara la protesta con l’organizzazione di una marcia lenta che partirà nel mese di giugno, da Agrigento verso Palermo e alla quale potrebbero partecipare gli agricoltori con i loro trattori.