Non è uno scherzo ed il test riguarderà tutta la Sicilia: mercoledì 5 luglio, alle ore 12.00, i telefoni cellulari dell’isola saranno raggiunti da un messaggio di test IT-alert, il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale a cura del dipartimento nazionale della Protezione Civile.
In pratica, in tutti i dispositivi agganciati alle celle di telefonia mobile dell’Isola riceveranno contemporaneamente una notifica con un suono diverso da quello consueto delle notifiche.
Nessun allarme: bisognerà soltanto leggere il testo del messaggio che inviterà a visitare il sito web di It-Alert e rispondere al questionario sul sistema introdotto, in modo che le risposte degli utenti possano essere utili a migliorare il nuovo sistema di allerta nazionale.
Per adesso il test è sperimentale e riguarderà soltanto 5 regioni italiane.
Parte la Toscana (giorno 28 giugno alle ore 12,00); si continua con la Sardegna il 30 giugno e poi con la Sicilia il 5 luglio a mezzogiorno. Indi, sarà la volta di Calabria ed Emilia Romagna.
Il test serve per verificare la funzionalità del sistema già messo a punto e che servirà ad informare direttamente la popolazione di eventuali gravi emergenze che potrebbero verificarsi o che sono in corso. Le emergenze di cui trattasi, allo stato, sono le seguenti: maremoto (generato da un terremoto), collasso di una grande diga, attività vulcanica (per i vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli), incidenti nucleari o emergenze radiologiche, incidenti rilevanti in stabilimenti industriali o precipitazioni intense.
Ovviamente, continueranno a funzionare pure tutte le altre modalità di informazione e comunicazione già in uso. Il sistema IT.alert sarà aggiuntivo rispetto a tutti gli altri già esistenti.
Questo sistema tuttavia sarà operativo su tutto il territorio nazionale e, nei casi di emergenza, i messaggi di IT.Alert raggiungeranno tutti i dispositivi mobili connessi alle reti degli operatori di telefonia, senza bisogno che ci si iscriva ad alcunché né che si scarichino applicazioni.
il servizio è, ovviamente, anonimo e gratuito.
Per l’occasione, il presidente della Regione Renato Schifani ha invitato tutti i siciliani a partecipare attivamente alla sperimentazione per consentire il miglioramento dello strumento. Osserva il presidente: ”Speriamo di non dovere mai farne uso, ma dobbiamo essere pronti per evitare di farci trovare impreparati in situazioni di estremo pericolo per la popolazione. Partecipare al test è un dovere civico. Per tutti”.