Autore: Vincenzo Cavaleri

Dopo la frana di Agrigento, Livio Pesce scriveva sul settimanale Epoca: “La frana che ha messo sul lastrico7.787 agrigentini si è manifestata mentre la speculazione edilizia stava conducendo a termine la sua opera. Avevano voluto costruire lassù, nel quartiere dell’Addolarota, pretenziosi palazzidi dieci, dodici, quattordici piani. Una serie di parallelepipedi alti 40 o 50 metri, allineati l’uno all’altro o sparsi fra le vecchie case: assurdi e squallidi monumenti al dio denaro, al culto del milione o del miliardo. Lo chiamavano sviluppo edilizio mentre in realtà era un attentato alla incolumità pubblica. Si sapeva benissimo che il quartiere dell’Addolorata poggiava su…

Leggi tutto