Anche il movimento Casteltermini 5Stelle interviene nel dibattito politico locale, chiedendo le di dimissioni del sindaco Gioacchino Nicastro.
La miccia è stata accesa dalle dimissioni dell’architetto Fabio Catalano, vicesindaco e assessore con numerose ed importanti deleghe quali quelle delle Infrastrutture, Lavori Pubblici, Edilizia Scolastica, Mobilità, Viabilità ,Trasporti, Edilizia Privata, Ambiente, Decoro e arredo urbano, Sviluppo e recupero delle periferie, Urbanistica, Patrimonio, Sviluppo Economico, Commercio, Randagismo e Igiene Ambientale.
Nelle motivazioni delle dimissioni, Fabio Catalano aveva tra l’altro scritto:“L’apatia e l’incuranza verso le istanze dei cittadini che ci hanno chiamati a rappresentarli, è divenuta la cifra distintiva della sua azione da Sindaco, vanificando ogni tentativo di correzione o di rilancio di un percorso, e danneggiando da ultimo, il nostro paese e le speranze di quanti immaginano un futuro di crescita socio-economica e civile del territorio. Lasciare questa giunta è perciò inevitabile per lo scrivente, per non violare il “patto” con gli elettori ,la comunità e la linea politica del partito di Forza Italia che rappresento come coordinatore cittadino”.
Già da qualche tempo, comunque, la notizia della rottura tra il sindaco e il gruppo di Forza Italia si agitava nell’aria, ma le polemiche dimissioni del vicesindaco e la netta presa di distanza del gruppo di Forza Italia dall’amministrazione comunale presieduta da Gioacchino Nicastro costituisce un vero e proprio ostacolo per il mantenimento della maggioranza consiliare.
Casteltermini 5Stelle fa infatti rilevare, in una nota, che “il Consiglio comunale è composto da 12 componenti: 4 di minoranza e 8 di maggioranza. Tra gli 8, i Consiglieri Greco e, in particolar modo, Droga, hanno manifestato dei mal di pancia. Se il gruppo di Forza Italia, che dovrebbe contare 2 consiglieri, dovesse passare all’opposizione, il Sindaco potrebbe contare (forse) solo su 4 consiglieri. Per non parlare del fatto che gli 8 rimanenti avrebbero i numeri per sfiduciarlo”.
Ma, nel continuare l’analisi, il movimento Casteltermini 5Stelle rileva:” Non possiamo e non vogliamo pensare che i 4 consiglieri di minoranza (o qualcuno di essi): Ripepe, Capozza, Caltagirone e Scozzari, possano accettare di entrare in maggioranza in cambio di un posto in giunta. Né vogliamo credere che i consiglieri Catalano e De Marco, che dovrebbero fare gruppo comune, possano entrare nuovamente in giunta o che i numerosi mal di pancia del consigliere Droga possano passare con una carica da assessore. Così come vogliamo credere al coordinatore locale della DC, il quale attraverso un post su Fb ha dichiarato che hanno sempre “rinunciato a logiche spartitorie di poltrone, assessorati o posti di potere”. Si presume pertanto che alla Consigliera Greco (e al gruppo della Democrazia Cristiana) non interessi un assessorato. A tal proposito ci si chiede il perché la DC rinvii di una settimana la propria presa di posizione in seno al consiglio. Che sia in attesa di ricevere qualche offerta di seggio in giunta?”
Indi, la nota di Casteltermini 5Stelle conclude: “Noi vorremmo sperare, per il bene del paese, nelle dimissioni del Sindaco Nicastro, anche se forse sarebbe più facile scommettere sul fatto che alcuni degli attori politici istituzionali summenzionati e/o i loro gruppi cederanno alle lusinghe delle poltrone. Lusinghe che, chi vi cederà, inizierà certamente a definire “Responsabilità“.
Questa nota segue quella dei giorni scorsi della sezione PD di Casteltermini, nella quale tra l’altro si diceva testualmente al sindaco: “Avremmo preferito che lei ci stupisse con effetti speciali e riuscisse a portare il comune fuori dal dissesto finanziario, tuttavia ciò non è successo, anzi, il comune si ritrova, come da dichiarazioni in consiglio comunale, con le casse vuote e nell’impossibilità di pagare i suoi dipendenti oltre alle bollette dell’energia elettrica”.
In siffatta situazione cosa succederà ?
Casteltermini 5Stelle è molto esplicito:”se in questi anni il sindaco Nicastro avesse amministrato bene, gli avremmo consigliato di andare avanti, pur non condividendo le sue posizioni politiche. Ma dei 6 anni di amministrazione Nicastro rimane poco o nulla di tangibile per i cittadini; certamente meno di quanto realizzato in soli 45 giorni dall’amministrazione Pellitteri. Essendo pertanto impalpabile la sua azione politico-amministrativa, sarebbe meglio se rassegnasse le proprie dimissioni, evitando a Casteltermini di perdere altri 2 anni, (dato lo stallo a cui si assiste ormai da più di 6 anni) ed evitando al sindaco stesso la continua pressione (fiato sul collo) della eventuale mozione di sfiducia”.