Questa sera, alle ore 19:00, la stanza del sindaco Antonio Palumbo sarà sede di una pubblica assemblea per discutere circa il riuso sociale dei beni confiscati alla mafia. Cuore dell’evento: le difficoltà legislative riscontrate per il finanziamento dei lavori necessari per l’utilizzo del cosiddetto Palazzo Baio.
Interverranno:
Vincenzo Cassaro, presidente LiberArci Favara
Pasquale Cucchiara, consigliere comunale
Salvatore Bellavia, consigliere comunale
L’on. Giovanni Di Caro,
il sindaco Antonio Palumbo
L’incontro è organizzato da “Le scarpe dell’antimafia” nata da un’idea de “I siciliani giovani” ed “Arci”, con LiberArci”, “Cult”, “Legambiente” di Acireale.
Cos’è “Le scarpe dell’antimafia”? Perché è nata? Quali sono gli obiettivi che si prefigge?
“Le scarpe dell’antimafia” rappresenta l’antimafia che si allaccia gli scarponi e si mette in marcia, che coinvolge la gente in un cammino teso a reimpiegare i beni confiscati ai mafiosi per dare una casa a chi ne ha bisogno, spazi alle attività sociali, lavoro dignitoso a chi non ne ha, un cammino che vuole approdare ad una legge che renda davvero operativa la gestione dei beni confiscati e permetta di gestire in modo rapido e diffuso i miliardi di euro confiscati ai mafiosi.
Un cammino lungo, iniziato nel marzo 1983 con le prime proposte di gestione popolare dei beni mafiosi, intensificato negli ultimi anni con una serie di iniziative e di inchieste in tutta la Sicilia.
In Sicilia ci sono 15790 beni confiscati alla mafia e centinaia e centinaia di milioni di euro confiscati ai clan. Tuttavia per i servizi sociali, per le politiche abitative, per i giovani senza lavoro mancano risorse, spazi e soldi, che potrebbero, appunto, reperirsi con il riutilizzo dei beni e dei soldi confiscati alla mafia.
Ma oggi quasi il 90% dei beni confiscati è laaciato alle ortiche: abbandonato, distrutto, saccheggiato, mentre i soldi confiscati ai mafiosi, che potrebbero essere impiegati per recuperare e gestire il patrimonio confiscato, vengono invece versati nel Fondo Unico Giustizia.
Il cammino, dunque, ha come programma: “Una nuova proposta di gestione dei beni confiscati alla mafia e di utilizzo immediato dei soldi confiscati ai mafiosi”.
Tutte le info su: www.isiciliani.it/lescarpedellantimafia