Si sta accendendo il faro dell’attenzione sull’inferno fatto di degrado e di abbandono del centro storico di Favara a valle della Chiesa Madre fino alla via Fonte Canali e via Reale.
La locale Tenenza dei Carabinieri comandata dal capitano Mirto, avrebbe chiesto un sopralluogo congiunto con l’ufficio tecnico e i servizi sociali del Comune per un monitoraggio della particolare zona.
Sulla notizia non c’è alcun comunicato ufficiale, l’abbiamo costruita noi tassello dopo tassello da cercate informazioni. Facciamo il nostro mestiere per informarvi.
Giovedì prossimo, 23 novembre, per iniziativa dei Carabinieri di Favara, ci sarà un sopralluogo congiunto dell’ufficio tecnico, dei servizi sociali, della polizia locale e, ovviamente, dei militari dell’Arma nel centro storico di Favara, dove tutto sarà controllato, dallo stato di sicurezza degli immobili alle condizioni di vita dei residenti.
Noi ci siamo stati poche ore fa e abbiamo visto situazioni di vita impossibile e imparagonabili con qualsiasi altra realtà. Fabbricati fatiscenti, discariche a cielo aperto, una discarica visibile già dalla via Fonte Canali in una sua traversa, a vedere gli immigrati che ci vivono viene da riflettere sul perché abbiano affrontato i pericoli del loro viaggio e dell’attraversamento del Mediterraneo sui barconi per finire nell’inferno favarese. Non ci sono servizi, di più, non c’è umanità.
Dal 2005 ad oggi sono innumerevoli le ordinanze sul pericolo e le diffide. Sono state rispettate? Perché non ci sono servizi, compreso l’ecologico? Anche questo sarà, ovviamente, oggetto delle verifiche da parte della Tenenza.
Tutti, o quasi tutti, sappiamo che c’è un ghetto a Favara abitato, nella stragrande maggioranza, da giovani immigrati, ma anche da qualche anziano che non vuole lasciare la sua abitazione o da famiglie povere. Tutti abbiamo saputo e sappiamo, ma ad agire, in maniera costruttiva ed efficace utilizzando lo strumento, l’unico valido, quello del rispetto delle leggi senza se e senza ma, sono i Carabinieri, ai quali va fin da subito il grande merito di aver iniziato un percorso di bonifica dei luoghi e di possibile aiuto a chi vive in condizioni di assoluto disagio.
Questa notizia è musica per le orecchie delle persone perbene di Favara che ridà fiducia nello Stato, nelle sue Istituzioni e nelle sue leggi.