Si intitola ๐๐ฅ ย d๐ข๐ซ๐ข๐ ๐ข๐๐ข๐ฅ๐ ๐ฉ๐๐ซ๐๐ฎ๐ญ๐จ ย e sarร presentato, giorno 8 febbraio alle ore 17,30 nella sala conferenze della Prefettura di Agrigento.
Eโ uno dei romanzi inediti di Antonio Russello, lo scrittore originario di Favara che pubblicรฒ nel 1959 per i tipi della Mondadori (grazie allโintervento di Elio Vittorini) il romanzo La luna si mangia i morti che divenne, in poco tempo, un best seller, mentre successivamente il suo romanzo Lโisola innocente lo fece arrivare quale finalista al Premio Campiello.
Giovedรฌ, 8 febbraio, dunque, sarร presentato presso la Prefettura di Agrigento Il dirigibile perduto, uno dei sette romanzi inediti dello scrittore che dovrebbero essere pubblicati da qui a breve dalla casa editrice Medinova ย dellโeditore favarese (come lo scrittore) Antonio Liotta.
La presentazione sarร introdotta dai saluti del prefetto Filippo Romano, ย cui seguiranno gli interventi del direttore della Strada degli Scrittori Felice Cavallaro e del critico letterario Salvatore Ferlita.
Le letture di alcuni brani del romanzo inedito daranno eseguite da Lia Rocco e ci sarร il contributo musicale del maestro Stefano Tesรจ.
I lavori saranno coordinati dallโeditore Antonio Liotta.
Il dirigibile perduto prende spunto della spedizione -per lโappunto- di un dirigibile (avvenuta nel 1923 a cura di Umberto Nobile) che poi si perse tra le nevi e il ghiaccio polare, per raccontare della Sicilia e delle vicende quotidiane degli abitanti dellโisola.
Come ha scritto nella sua rubrica domenicale Sicilitudine sulla testata giornalistica online Sicilian Post, Joshua Nicolosi: โDi Russello non andrebbe riscoperto semplicemente lโindiscutibile merito letterario, ma anche lโintransigenza morale di chi non barattรฒ mai la sua dignitร in nome della fama, lโindipendenza spirituale ed umana di un uomo che seppe vivere il proprio tempo con la singolaritร che solo i grandi sanno mantenere. A piรน di ventโanni di distanza dalla sua morte, quella Sicilia che tanto idolatrรฒ a dispetto del distacco e che tanto si premurรฒ di difendere da chi, ipocritamente, la sfruttava per il proprio tornaconto truffaldino, รจ ancora la stessa isola pura e fragile che cerca di capire la sua complessa identitร . Ma รจ anche lโingrata e cinica amante che non lo ricambiรฒ abbastanzaโ.
A proposito di Antonio Russello, due curiositร .
La prima: Elio Vittorini, nella collana Mondadori la medusa degli italiani, preferรฌ la pubblicazione di La luna si mangia i morti e non accettรฒ invece quella de Il gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
La seconda: La grande sete di Antonio Russello, pubblicato nel 1962, e A ciascuno il suo di Leonardo Sciascia, pubblicato nel 1966, prendono ispirazione dallo stesso fatto di cronaca nera: lโomicidio del commissario Cataldo Tandoj, avvenuto ad Agrigento nel 1960.
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