Il TAR – Lazio ha accolto il ricorso della dottoressa Francesca Di Gaudio, siciliana, originaria di Pollina, la quale aveva presentato la propria domanda di partecipazione per il conseguimento dell’abilitazione scientifica nazionale alle funzioni di Professore Universitario di Seconda Fascia nel settore concorsuale Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica.
La procedura relativa era stata indetta nel 2021 dal Ministero dell’Università e della Ricerca, mentre la domanda di partecipazione della docente siciliana era stata respinta dalla competente commissione esaminatrice, sulla base dell’erronea convinzione che le pubblicazioni presentate dalla dottoressa Di Gaudioavrebbero dovuto considerarsi poco pertinenti al settore concorsuale per il quale concorreva.
Conseguentemente, avverso il provvedimento di inidoneità la dottoressa Francesca Di Gaudio, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, proponeva ricorso giurisdizionale avanti al TAR-Lazio, lamentando la violazione di alcune disposizioni del bando e dei criteri di valutazione prescritti dalla commissione d’esame, nonché l’illogicità e contraddittorietà della motivazione espressa dalla commissione medesima.
Nelle more della definizione di tale giudizio, la dottoressa Di Gaudio presentava una nuova domanda di abilitazione corredata dalla relativa documentazione, la quale veniva nuovamente respinta dalla commissione d’esame sulla scorta della medesima motivazione.
Anche avverso il rigetto della seconda domanda di abilitazione la dottoressa Francesca Di Gaudio, sempre con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, proponeva un ulteriore ricorso innanzi al TAR-Lazio.
In particolare, i predetti difensori rilevano che il giudizio di inidoneità espresso dalla commissione d’esame doveva ritenersi generico, sommario e posto in violazione del principio dell’obbligo di sufficiente valutazione analitica di titoli e pubblicazioni, rappresentando come le pubblicazioni presentate dalla dottoressa Di Gaudioavrebbero dovuto ritenersi invece attinenti al settore concorsuale per il quale aveva partecipato.
Ebbene, con sentenza del 23 febbraio 2024, condividendo le argomentazioni difensive sostenute dagli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, il TAR-Lazio ha accolto il ricorso proposto dalla dottoressa Francesca Di Gaudio, annullando i provvedimenti impugnati ed obbligando l’Amministrazione a rivalutare le pubblicazioni della ricorrente a cura di una nuova Commissione d’esame in diversa composizione.
Inoltre, il TAR ha condannato il Ministero al pagamento delle spese di giudizio in favore della dottoressa Francesca Di Gaudio.
Pertanto, in ragione della predetta pronuncia del TAR-Lazio, la nuova commissione d’esame dovrà valutare i titoli della dottoressa Francesca Di Gaudio ai fini del conseguimento dell’abilitazione scientifica nazionale alle funzioni di Professore Universitario di Seconda Fascia nel settore concorsuale Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica.