Riceviamo e pubblichiamo
I capigruppo consiliari di Favara per i beni comuni e partito democratico, rispettivamente Pasquale Cucchiara e Salvatore Bellavia, lamentano l’abuso della possibilità di modificare in aula l’ordine del giorno da parte di alcuni colleghi. Modus operandi che più più volte avrebbe impedito loro di sottoporre al consiglio le proprie proposte di indirizzo politico.
Di seguito la nota stampa integrale
“I capigruppo consiliari di Favara per i beni comuni e partito democratico, rispettivamente Pasquale Cucchiara e Salvatore Bellavia, esprimono profondo rammarico per il fatto di non essere riusciti, per l’ennesima volta, a sottoporre all’attenzione del consiglio comunale di Favara le nostre proposte di indirizzo politico.
Purtroppo,- illustrano‐ alcuni colleghi abusano della possibilità di modificare in aula l’ordine del giorno, peraltro spesso condiviso in conferenza dei capigruppo, per discutere solo ed esclusivamente i punti che interessano alla parte più dura dell’opposizione. Tra l’altro, troppo frequentemente, queste discussioni di natura ispettiva degenerano nei modi e nei toni fino a violare il regolamento per il funzionamento del consiglio comunale tanto che i nostri richiami risultano vani.
Per la cronaca,- puntualizzano Cucchuara e Bellavia- le nostre proposte riguardavano:
1)Mozione consiliare: per manifestare contrarietà al progetto per la realizzazione di una nuova condotta di adduzione idrica alla diga San Giovanni, presentato alla Regione da parte del consorzio Piana di Licata, secondo cui anche i terreni in territorio di Licata saranno irrigati con l’acqua della diga San Giovanni;
2)Mozione consiliare: monitoraggio e controllo dell’illuminazione pubblica
3)Mozione consiliare: Risoluzione conflitto Israelo – Palestinese.
Crediamo fermamente- aggiungono Cucchiara e Bellavia- che questi atti di indirizzo politico siano d’interesse collettivo e specie in caso di deliberazione positiva avrebbero potuto dare maggiore slancio politico all’amministrazione comunale per difendere gli interessi degli agricoltori favaresi (su cui nessuno ha mosso una parola!) e per convocare la ditta che gestisce l’illuminazione pubblica al fine di verificare se i soggetti reperibili intervengono prontamente per la risoluzione dei ripetuti guasti.
Insomma, – concludono i capigruppo consiliari-avremmo preferito un dibattito politico incentrato sui contenuti, democratico, decoroso e che tenesse in considerazione anche il lavoro politico svolto in sinergia fra i gruppi consiliari FBC e PD e non solo”.