Il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha annullato gli atti impugnati da un candidato relativamente all’affidamento di incarichi a termine per il profilo professionale di assistente amministrativo nei Poliambulatori di Lampedusa e di Ustica.
Il candidato de quo ha infatti partecipato al concorso, per soli titoli, indetto dall’A.S.P. di Palermo per l’affidamento dei prefati incarichi a tempo determinato, ottenendo un punteggio di 10,27 e collocandosi in posizione utile nella graduatoria ai fini dell’ottenimento dell’incarico.
Ma l’Asp di Palermo, proprio nel giorno del previsto conferimento dell’incarico, rettificava in peius il punteggio assegnato al concorrente, adducendo che il servizio prestato dal partecipante nella categoria B non apparterrebbe alla categoria immediatamente inferiore a quella messa a concorso (categoria C).
Ovviamente, l’interessato -dopo aver chiesto invano all’Asp di Palermo il riesame della propria posizione- si è trovato costretto a presentare ricorso innanzi al TAR– Palermo, il quale rigettava però il ricorso.
Così, per la riforma della sentenza del TAR, il concorrente ha proposto appello al CGA, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia.
Gli avvocati difensori hanno articolato i motivi della memoria, esplicando in modo coerente e compiuto come la categoria B (ivi compresa quella BS, ricoperta dal concorrente in servizi prestati pregressamente) fosse immediatemente inferiore alla categoria C .
Finalmente, con recente sentenza del CGA che ha condiviso le argomentazioni degli avvocati Rubino e Impiduglia, il concorrente ha visto riconosciute le sue ragioni, tanto che in secondo grado è stato ritenuto fondato il suo ricorso, con il conseguente annullamento degli atti impugnati in primo grado.
In definitiva, il concorrente potrà essere collocato in posizione utile nella graduatoria, con la sucessiva immissione in servizio.