In piazza Cavour a Favara poche le persone presenti alla manifestazione rispetto all’attesa massiccia partecipazione per un grave problema di interesse generale.
Ci saranno stati un centinaio di cittadini, altri hanno seguito l’evento attraverso la diretta su Facebook nella pagina di SiciliaOnPress, ma al di là delle presenze, l’evento ha raggiunto l’obiettivo di scuotere, in qualche modo, l’opinione pubblica. Il messaggio di Alessandro Pitruzzella e Giuseppe Moscato è stato chiaro ed inequivocabile: nel gioco delle parti l’utenza deve fare la sua nel pretendere un servizio idrico adeguato, quando le scuse stanno a zero.
Ati idrico e Aica sono chiamati ad amministrazione le risorse idriche ed a fronteggiare le siccità che nell’Isola e nella provincia agrigentina non sono fenomeni sconosciuti, anzi accadono con una certa frequenza, negli ultimi 30 anni due sono state le siccità.
Stamattina sono intervenuti oltre agli organizzatori della manifestazione, Alessandro Pitruzzella e Peppe Moscato, anche don Marco Damanti, don Diego Acquisto, Alvise Gangarossa e Licari della Consulta di AICA, Giuseppe Di Miceli di Konsumer Italia, il sindaco di Favara e chi firma questo articolo. In tutti gli interventi si è ribadito il concetto sul rispetto del diritto sacrosanto ad accedere al bene indispensabile dell’acqua.
Dopo la manifestazione, domani cosa accadrà?
Non c’è dubbio che il Gestore pubblico (Ati e Aica) terrà nella dovuta considerazione la manifestazione di oggi. Ed è, molto probabilmente, che simili proteste si ripetano in altre città dell’Agrigentino.
A Pitruzzella e Moscato va il merito di aver portato in piazza a protestare, molte o poche che siano state, persone alle quali altre se ne potranno aggiungere in futuro con il peggioramento del servizio.