In un periodo come l’attuale di più, ma del resto sempre dovremmo ricordare l’elevato prezzo pagato con il sangue, le umiliazioni, la fame per godere oggi dei diritti fondati sulla Costituzione Italiana.
Ciò che oggi diamo per scontato, in realtà non è stato regalato da alcuno ed ogni singolo diritto è una conquista degli italiani dal Dopoguerra ad oggi. Questi concetti sono alla base della manifestazione di domani in piazza Cavour alle ore 9.30 e di questo argomento abbiamo parlato con Sasà Manganella.
“Ne parleremo – ci dice Manganella – martedì 23 aprile, in occasione della ricorrenza dell’importante avvenimento storico-politico della Liberazione che destiniamo ai giovani di Favara che, dalle loro scuole, si raduneranno alle nove in Piazza don Giustino, per proseguire poi in Piazza Cavour”. Primi destinatari i giovani, giusto così per non perdere la memoria di una della pagine più importanti della nostra storia.
“Da otto anni – continua – l’Istituto Studi e Ricerca Calogero Marrone e l’ANPI, a cui di recente si sono uniti anche il Comune e la Fondazione culturale Calogero Marrone incontriamo nei loro Istituti gli studente favaresi per confrontarsi sugli argomenti posti all’ordine del giorno”.
“Perché i giovani? Perché il nostro scopo è essenzialmente quello di formare le nuove generazioni sulla storia del secolo scorso che da anni – diciamolo chiaramente – la scuola non riesce più a dare anche le più elementari nozioni su questa importante epoca storica, perché questo vogliono i programmi ministeriali”.
“Alle ragazze e ai ragazzi, agli alunni e alle alunne di ogni ordine e grado dell’istruzione vogliamo far sapere che cosa sono stati: la marcia su Roma, il fascismo, il nazismo, Mussolini, Hitler, i gerarchi nazifascisti, i campi di concentramento, le leggi razziali, la Shoah, la repubblica di Salò, i partigiani, la Resistenza, la guerra di Liberazione, i sei milioni di ebrei assassinati dai due regimi totalitari solo perché ebrei”.
“I/le ragazzi/e hanno sete di sapere e gli adulti hanno il dovere di informare, comunicare, offrire tutte le notizie utili perché quella parte della sta storia, di cui abbiamo fatto cenno non abbia mai più a ripetersi”.
“Per questo, martedì’ prossimo in piazza Cavour incontreremo le nuove generazioni: vogliamo prima di tuto sentirli parlare, ascoltare le cose che loro sanno, le attività didattiche che ci presenteranno e noi ascolteremo in silenzio per poi rispondere ai loro dubbi e alle loro perplessità”.
“Al centro di tutto, c’è l tema della pace, oggi fortemente e seriamente minacciata”.
“Quest’anno la ricorrenza della Festa della Liberazione è surriscaldata dalla censura, operata dal governo Meloni e dalla Rai, a proposito del monologo che lo scrittore Antonio Scurati avrebbe dovuto tenere sul primo canale della Rai per commentare il 79simo Anniversario della Liberazione. Anche di questo paleremo!”