Si è concluso giorno 12 maggio il III partecipato Meeting francescano del Mediterraneo: “CONNESSI – Non esistono cambiamenti culturali, senza cambiamenti nelle persone”, che ha visto i partecipanti impegnati per tre giorni dal 10 al 12 maggio, in una serie di attività.
Tante le attività in seno al 3° Meeting francescano del Mediterraneo: Incontri, dibattiti, confronti sulle tematiche sociali più attuali ed, inoltre, l’incontro con il Custode di Terra Santa, la preghiera e la Marcia per la Pace, il momento più prorompente, che ha registrato oltre duemila partecipanti.
La Marcia per la pace: quattromila piedi e un solo cuore
In duemila, domenica, in marcia per le vie di Cefalù per chiedere la pace e impegnarsi attivamente a costruirla: uomini e donne dell’Ordine Francescano Secolare di Sicilia, giovani e ragazzi della gioventù francescana provenienti da tutte le regioni, frati e suore.
In corteo anche le istituzioni, gli enti, i rappresentanti della società civile, politica, militare, ma anche tanti che hanno voluto partecipare da ogni parte di Sicilia e diversi turisti stranieri che trovavandosi a Cefalù, hanno aderito alliniziativa.
“Quattromila piedi e un solo cuore hanno marciato, cantato, pregato e, alla fine, nel pomeriggio, ai piedi dell’altare del Duomo di Cefalù, sotto lo sguardo del Cristo Pantocratore, hanno ricevuto mandato per essere personalmente “artigiani di pace”.
L’evento conclusivo
Dopo la marcia, il Meeting ha visto la sua conclusione con la celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo mons. Giuseppe Marciante.
Obiettivi delle varie attività
Per tre giorni (dal 10 al 12 maggio), i partecipanti al meeting sono stati impegnati in una serie di attività che hanno mirato alla riflessione comune, al confronto, al dibattito per la costruzione della “terra che vogliamo”, della “terra che speriamo”.
Le dichiarazioni di Carmelo Vitello, ministro regionale dell’OFS Sicilia
“Abbiamo cercato di leggere il presente e condividere sguardi ed esperienze per costruire un progetto, che – dice Carmelo Vitello, ministro regionale dell’OFS Sicilia – ci renda responsabili di azioni, protagonisti di futuro. Così abbiamo declinato la pace nella prospettiva di un’economia giusta, non solo sostenibile, ma sostegno, di un mondo solidale e di un’umanità libera, l’abbiamo vista nel rispetto del creato, perché – aggiunge – il gesto della cura di ogni creatura è antidoto alla violenza. Trasformare le spade in vomeri, come ha detto Papa Francesco in una recente esortazione, significa anche fare dell’intelligenza artificiale strumento per migliorare l’agricoltura, l’istruzione, la qualità della vita, non la potenza distruttiva delle armi”.
L’incontro con il Custode di Terra Santa, fra Francesco Patton
Se la marcia della pace è stata l’atto più travolgente dell’appuntamento, il suo cuore è stato l’incontro con il Custode di Terra Santa, fra Francesco Patton il quale, sollecitato dalle domande di Lidia Tilotta, Giornalista della Pace 2023, ha raccontato la guerra, dal punto di vista sociale, politico, in qualche modo internazionale, ma, poi, in una prospettiva più intima e confidenziale, ha descritto anche gli orrori della guerra.
Il mattino dopo le testimonianze di chi la guerra la fotografa e di chi l’ha vissuta. Perché “guardare in faccia la guerra è forse in modo migliore per ricordare l’urgenza della pace”.
“Abbiamo assunto l’impegno che ogni fraternità francescana sia una piccola officina di artigiani di pace – spiega il ministro regionale Ofs Carmrlo Vitello -, che porti un messaggio di pace nelle proprie comunità locali, che sia seme della cultura della pace, che incoraggi la partecipazione attiva di ciascuno nelle scelte di pace, economiche, politiche, etiche, individuando in noi e attorno a noi i germi della contrapposizione e della violenza, vincendoli con la buona notizia della paternità misericordiosa di Dio, che ci rende Fratelli”.
Le dichiarazioni del sindaco di Cefalù, Daniele Tumminello
I numeri, l’urgenza dei temi proposti, il rilievo degli ospiti dell’incontro hanno fatto del Meeting un evento civile e sociale di un certo livello che ha coinvolto pienamente anche l’amministrazione cittadina. “Esprimo grande soddisfazione per come è stata organizzata e gestita la manifestazione” afferma il sindaco di Cefalù, Daniele Tumminello, per il quale “il Meeting ha dato l’opportunità di confrontarsi con ospiti di caratura internazionale, come fra Francesco Patton, che ci hanno messo davanti ai grandi temi del nostro tempo, primo fra tutti quello delle guerre. Siamo felici- aggiunge-che sia stata scelta la Città di Cefalù, proprio perché da qui può partire un messaggio di pace e di alimentazione delle coscienze all’insegna dell’incontro. La manifestazione è stata infatti il perfetto connubio fra l’esperienza prettamente religiosa e un messaggio francescano che parla anche alla società civile e alla necessità di un impegno comune. La sinergia che si è creata tra gli organizzatori, la Curia e l’Amministrazione comunale – conclude – è il segno di una fratellanza finalizzata a tracciare un solco e che mi auguro possa continuare e ripetersi”.