Gruppo misto: In vista delle prossime amministrative, a Favara, si è scoperchiato il vaso di Pandora e cominciano a circolare indiscrezioni sui possibili candidati a sindaco.
In periodo, l’attuale, caratterizzato dal dire e dal non dire in perfetto politichese, il Gruppo misto al consiglio comunale di Favara, formato da Vito Maglio, Marilì Chiapparo e Rossana Castronovo, non lascia un minimo spazio a libere interpretazioni. Un aspetto sicuramente positivo per l’elettorato appassionato alla chiarezza politica.
“Se è vero quanto si sente – continuano i consiglieri del gruppo Misto – la “regia politica” favarese avrebbe sparigliato le carte e “calato” la proposta di una candidatura di centrodestra non unitaria, che manca di una reale condivisione con il resto dei partiti della stessa area, aprendo, così, a possibili scenari di fratture interne. Il Gruppo Misto, unico gruppo di centrodestra rimasto sempre all’opposizione, non è stato interpellato”.
Chi si è incontrato per decidere? Chi ha deciso per chi? Il centro destra unito mette d’accordo tutti, ma la forma deve essere rispettata perché in questo caso è sostanza per pezzi importanti della coalizione che si dicono di essere stati esclusi dalle trattative al momento consumate.
Marilì Chiapparo, Vito Maglio e Rossana Castronovo dicono anche come avrebbero dovuto procedere, facendo intendere che già una scelta è stata effettuata, viceversa non si spiegherebbe la loro alzata di scudi.
“Oggi – dicono – più che mai bisogna capire che la “scelta”, nulla togliendo al giudizio positivo di chicchessia, non può essere imposta ai futuri alleati, ma deve essere il frutto di un confronto con le parti sociali, i partiti, i cittadini e chi li rappresenta, proprio per capire quale sia il giusto percorso da seguire e la migliore proposta politica da presentare alla Città”.
“E’ arrivato il tempo di pensare, al di là dei singoli protagonismi, alla nostra Favara, consapevoli che un reale percorso di cambiamento non può essere imposto da una “parte” ma richiede una progettazione condivisa”.
“Non si può essere costretti ad assistere, ancora una volta, ad una scarsa trasparenza politica, ad una logica di potere che mortifica ed esclude a priori dal dialogo politico. E finora sembra ci si sia mossi proprio in questo verso”.
“Indispensabile per presentarsi al voto competitivi è un progetto unitario che parta non tanto dalle persone quanto dall’analisi delle necessità di Favara”.
“Inquietante sarebbe, infatti, che scelte così determinanti per il futuro di Favara vengano fatte da pochi, così come inquietante è che gli “attori”, più o meno protagonisti di questo scenario, siano pronti a dire la loro, senza vedere cosa ha da dire la Città”.
Parole pesanti come macigni che arrivano da un gruppo di consiglieri che in questi anni si sono ritagliati uno spazio di primo piano nell’assise cittadina. Un ragionamento, il loro, che cerca l’unità del centro destra mettendo a centro la città, i problemi della collettività e l’individuazione delle soluzioni, piuttosto del contrario cercando l’unità nella scelta del candidato e poi si vedrà.