Scusate l’interruzione, ma il giornale ha subito un guasto tecnico. Continuiamo da dove ci siamo lasciati in questa triste vicenda che ha colpito tutta la collettività favarese.
Secondo una prima ricostruzione il medico sarebbe stato ucciso a colpi di pistola da un paziente, Adriano Vetro, 47enne incensurato del luogo che sarebbe già stato fermato dai Carabinieri all’interno della sua abitazione nelle campagne di Favara.
Sarebbe stata ritrovata anche l’arma usata per commettere l’omicidio. L’uomo si trova adesso nei locali della locale Tenenza per essere interrogato.
Sul posto i carabinieri della Tenenza e i militari del Nucleo Investigativo, il Procuratore Capo facente funzioni Salvatore Vella insieme al Sostituto Procuratore Eliana Manno.
Il sindaco Palumbo che “Solo questa mattina – scrive in una nota stampa- avevo preso posizione in seguito all’intimidazione subita da un imprenditore, chiedendo collaborazione ai cittadini e ribadendo che Favara respinge ogni forma di violenza e sopraffazione.
Ora un nuovo fatto di sangue funesta la nostra città, e ci lascia attoniti.
Non ne conosciamo i motivi, se la violenza può averne, ma è nostro compito farci portatori della voce di tanti cittadini che sono preoccupati e stanchi.
Serve un importante passo avanti da un punto di vista culturale, ma per farlo abbiamo bisogno, lo dico ancora una volta, dello Stato”.
È un messaggio duro ed è una chiarissima, precisa e puntuale richiesta di una maggiore presenza dello Stato nel territorio di Favara. Una onesta e coraggiosa richiesta del Primo cittadino che dovrebbe essere ascoltata.