Giorno 20 e 21 giugno, presso la Sala Collare del Castello di Chiaramonte , l’Unitre Empedocle Favara ha dato luogo alla VI Edizione di Profumo di Primavera, la famosa rassegna di Arte e Cultura, Pittura, Scultura e Fotografia che ormai è divenuta strutturale per la stessa Associazione.
Dopo “l’Inno Nazionale”, fatto sentire dall’amico Dino Cavallaro, la lettura delle “Finalità dell’associazione”, letta ed egregiamente commentata da Gino Sgarito e “la Preghiera dell’associato, fatta rivivere dalla voce artistica di Antonietta Cavaleri, hanno preso la parola Il Presidente dell’Unitre Diego Caramazza e il Vice Sindaco del Comune di Favara per apportare il loro saluto ai tanti convenuti al convegno.
Coordinatore dei lavori è stato Peppe Veneziano il quale, dopo avere illustrato il programma dei due giorni ( primo giorno: presentazione del libro “Cunti e Faville” di Baldassare Arnone, secondo giorno: “Mostra di Pittura”), ha voluto rimarcare il vero valore della rassegna, significando che “Profumo di Primavera è stata pensata e imperniata sui valori della bellezza dell’Universo e della stessa rappresentazione della vita umana, laddove si vanno a mescolare i colori dell’arcobaleno con le sensazioni ed i sentimenti degli artisti, da una parte, e gli amori, i racconti e le favole degli scrittori e dei poeti con la vita di tutti i giorni, dall’altra”.
Parlando dell’interconnessione dell’Unitre con Profumo di Primavera, lo stesso, ha voluto ribadire un concetto essenziale dell’atto costitutivo dell’associazione stessa, dove, tra l’altro, si legge: << l’Unitre è stata fondata per dare una risposta ai nuovi bisogni di cultura emergenti dei giovani, degli adulti e degli anziani, ai fini di recuperare il proprio protagonismo e la propria identità personale nel contesto della società e con l’intento di creare un ponte di collegamento tra il passato, il presente e il futuro e traslare l’esperienza vissuta alle giovani generazioni >>
Subito dopo, è stata data la parola al maestro Vincenzo Patti, il quale – da vero artista qual è – con magistrali pennellate – ha saputo presentare la figura del novantenne Arnone Baldassare, autore del libro “ Cunti e Favelle”, inquadrando sia l’opera che la stessa narrativa nel tempo passato e mettendo in risalto “modi di dire” e “parole” riportati nel testo, ormai in disuso e superati dall’evoluzione.
Egregiamente, ha fatto da spalla l’associata Antonietta Cavaleri, la quale con la sua calda ed artistica voce, ha letto alcuni brani salienti del libro, sia in rapporto a quanto dicono le sue nipoti dell’autore, Giusina in modo particolare, e sia di quanto ci descrive l’autore stesso. Dalle presenze e dagli assensi espressi, l’opera è stata benaccolta dal pubblico presente.
A seguire, restando in tema, è stata chiamata la Vice Presidente Franca Vitello, la quale ha letto una sua composizione dal titolo “ u sciavuru”. Grande è stata la sua emozione, specie quando ha fatto ricordare che la poesia riguarda il suo paese natio, cioè Aragona, e quando ha voluto commentare alcune frasi del testo per renderle comprensibile in italiano.
Volendo dare un tocco di sicilianità alla serata, è stato invitato il poeta Antonino Caramanno, il quale ha recitato la poesia “ U zitaggiu di na vota”, dove, con un linguaggio sciolto, ha saputo egregiamente mischiare parole antiche, mosse e segni, che, di certo, hanno saputo rallegrare l’ambiente, raccogliendo calorosi applausi.
L’autore, alla fine, nel ringraziare l’Unitre e il maestro Patti, ha voluto esprimere con parole semplici il significato della vita ed i valori morali e comportamentali di “na vota”, soffermandosi sui sacrifici sostenuti dalle vecchie generazioni per arrivare all’evoluzione di oggi.
Il Presidente Caramazza, nel ringraziare gli intervenuti ed i convenuti, ha chiuso i lavori.
Come sempre, con la canzone “Favara è di tutti “ , è stata chiuso l’incontro della prima giornata.
Giorno 21, alle ore 17 ha avuto inizio il secondo girono della VI rassegna di Profumo di Primavera.
Dopo i saluti di rito del Presidente Diego Caramazza e del Sindaco Antonio Palumbo, il coordinatore Veneziano ha chiamato uno per uno gli artisti significando che iniziava la rassegna vera e propria ed invitando gli stessi ad esprimere qualche pensiero in merito alle opere esposte.
Hanno partecipato alla esposizione i seguenti artisti:Vincenzo Patti, Lillo Todaro, Dina Virone, Benedetta Spiteri, Antonietta Cavaleri, Filippo Tallo, Lillo Zarbo, Graziella Mongiovì, Titty Sammartino, Francesco Bellavia, Cristina Piscopo, Giusy D’Anna, Francesca Graceffa, Salvatore Crapanzano,Vittorio Criminisi e Peppe Cumbo.
È stato chiamato il maestro Vincenzo Patti a dirigere e condurre la manifestazione, il quale, dopo avere elencato le opere esposte, ne presenta gli autori, i quali – alquanto emozionati – partecipano alla discussione aperta. E’ stata una conversazione fatta a cuore aperto, dove gli autori hanno cercato di esprimere le sensazioni e le spinte propulsive che li hanno portati a creare le loro opere e dare sfogo ai bisogni della loro anima.
Lillo Zarbo, con le sue canzoni di “na vota”, è riuscito a creare un’atmosfera magica, richiamando alla memoria gli stenti e gli amori dei nostri emigranti.
Subito dopo, il poeta Antonino Caramanno ha portato un po’ spensieratezza con la sua poesia “ U Mmidiusu”.
E’ stato chiamato ad intervenire e a portare il suo saluto il dr. Gaetano Scorsone, nella sua qualità di Direttore della Legalità a Favara.
Alla fine sono stati consegnati gli attestati di partecipazione ai vari espositori. L’associato Gino Sgarito ha coordinato la loro consegna aiutatto dalle autorità e dai soci presenti.
Il saluto del Presidente ha posto fine ai lavori.
Un piccolo aperitivo, offerto dall’ Unitre, ha fatto gustare ai presenti salatini e pizzette del Bar dell’Itria di Pietro Milioto.
Grande è stata l’affluenza dei partecipanti.