Valentina Piscopo
Vi ricordate di Loky, il giovane ragazzo nigeriano “salvato” dal cuore grande di Frà Giuseppe? Era il 25 giugno quando davamo la notizia di Loky. Del coraggioso Loky che a soli 22 anni ha già visto le brutture del mondo, figlio di quella terra dove si scappa per poter vivere, lasciando indietro tutto e tutti. Famiglia compresa. Ma non si perse d’animo Loky, trovando una nuova famiglia nell’affetto degli impiegati del noto supermercato di Via Cap. Callea dove “lavorava”, aiutando le signore con i sacchi della spesa, galante e mai invadente. Aveva conquistato tutti con il suo buonumore e, la ricompensa di pochi spiccioli per l’aiuto dato, lo gratificavano e gli allargavano il sorriso. Ma il destino fila e sfila i fili della matassa che è la vita e, per Loky, le sofferenze non erano terminate.
Era il 18 febbraio 2014 quando venne trasportato d’urgenza all’ospedale di Caltanissetta per emorragia celebrale. Da solo e senza nessuno. Si persero le tracce e ,con loro, l’eco delle sue gioiose risate. Almeno fin quando gli impiegati del supermercato, allarmati, non andarono da Frà Giuseppe. Conosciamo tutti il carattere “pasionario” del frate e senza perdere tempo, con determinazione, nel giro di poco tempo lo trovò. Preoccupanti le sue condizioni : semi paralisi e la necessità della riabilitazione. Mari e monti furono smossi dal“Papà bianco africano”, uno dei tanti appellativi dati a Frà Giuseppe, per farlo trasferire in una struttura idonea a Cefalù, riuscendo nella missione. Ma la sistemazione era temporanea e per questo motivo, interpellò per la causa “Loky” anche i servizi sociali del comune di Favara. Ma torniamo ad oggi.
Proprio ieri, Frà Giuseppe ci fa sapere che il 28 agosto scorso, Loky ed il suo sorriso sono ritornati a Favara. “Grazie all’interessamento dei servizi sociali del comune ed, in particolar modo, grazie alle signore Sorce e Di Bartolo, adesso Loky è ospite nella struttura di San Giuseppe Artigiano”. C’è commozione nella voce del frate buono nel raccontarci che, da quel “ 18 febbraio, Loky ha subito moltissimi interventi. Ora, ha un solo rene, il braccio destro non lo muove più ma, grazie agli assistenti che lavorano a San Giuseppe Artigiano, sta imparando ad utilizzare la mano sinistra per mangiare. E’ coraggioso Si è già ambientato perché, oltre che coraggioso è anche simpatico ed è impossibile non affezionarsi a lui, come hanno dimostrato il dott. Di Paola, direttore della struttura, e l’assistente sociale Giusy Marcantonio che, appena arrivato lo hanno accolto con calore. Ma è ancora tanta la strada da fare per rivederlo nuovamente davanti al supermercato. Noi pregheremo per te caro Loky, affinchè tu possa vivere nella gioia della tua giovanissima età, brillando nella bellezza del tuo intramontabile sorriso.
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