Ormai da anni Zorro informa senza fare sconti a nessuno
Fresca, fresca è la notizia sulla Farm. Noi non riportiamo ciò che scrive Zorro, ché è sufficiente entrare nella sua pagina per leggere la sua denuncia. Poi, lo confesso, per me il particolare fenomeno rappresenta l’unica occasione, almeno al momento, per sollevare l’economia locale. Una mia debolezza.
Voglio, invece, soffermarmi su un aspetto che mi interessa e potrebbe interessarci maggiormente.
Nel giornalismo la notizia è di chi ce l’ha. E Zorro, per le informazioni che ci offre, ha tanti muti che parlano, ma, nello stesso tempo, ha tantissimi muti che non smentiscono. Ecco, è proprio questo aspetto che mi stupisce.
Per quanto mi riguarda, spesso sono stato attaccato dal potere politico ed etichettato “certa stampa”. Possono smentire e querelare, ma non lo fanno. Ricorrono al banale. Di contro sono perfettamente convinto che lo farebbero solo se avessero un minimo appiglio per denunciarmi. Non aspettano altro.
Zorro ha le sue fonti che io non ho. Informa e non è smentito. Lo seguo dalla prima uscita della sua pagina e non ho mai letto una replica. E la sua popolarità cresce, perché arriva oltre e prima. E’ chiaro che, senza maschera è tutto più difficile. Un giornale registrato al Tribunale con un direttore responsabile iscritto all’ordine ha più paletti da rispettare.
Resta, comunque, in piedi la sua professionalità, ché rimane indiscussa finché non smentita.
Ha parlato dell’Ufficio tecnico comunale, di appalti, dei politici con precisione e dettagliatamente. Lo fa da anni.
Coperti da una maschera si può dire tutto? Ho forti dubbi che possa essere vero.
4 commenti
Risposta ad articolo di Zorro THE SIXTH PLACE MOST VISITED THE WORLD IT’S ……
Caro Giovanni,
vivo a Favara da ormai più di 10 anni.
Questa città con me non poteva essere più generosa. Mi ha regalato la donna che amo, madre di due splendide creature che sono le mie bambine, una famiglia numerosa che mi ha accolto come un figlio ed un fratello, instancabili e fedeli collaboratori, tantissimi nuovi amici con i quali condivido le speranze per un futuro migliore, la possibilità di dare un senso alla mia vita professionale, facendo qualcosa per me e per la mia famiglia ma al contempo anche per chi mi sta intorno. Ti sembrerà strano, ma anche per te e per i tuoi figli.
Lavorare per Farm Cultural Park è per me e Florinda un grandissimo privilegio; è qualcosa di enorme, a tempo pienissimo, con tante responsabilità e grandissimi sacrifici ma al tempo stesso una straordinaria opportunità di conoscenza, di cose e di persone soprattutto; persone meravigliose, che eccellono in quello che fanno, che stanno immaginando un futuro diverso, che stanno cambiando pezzi di mondo.
Ogni tanto è capitato che qualcuno, come te, mi abbia ingiuriato.
Qualcuno di quelli, che come te hanno misere velleità politiche, il cui unico impegno e la cui unica attività e diffamare gli altri. Pazienza.
Di contro ho ricevuto centinaia di messaggi su Facebook di favaresi giovani e meno giovani che mi hanno scritto meravigliosi messaggi di ringraziamento per quello che è accaduto a Favara, perché finalmente hanno sentito per la prima volta parlare bene di Favara, perché si sono sentiti nuovamente orgogliosi di appartenere a questo territorio. Mi è capitato più volte che qualche signora che non conoscevo, mi abbia fermato per strada o al supermercato facendomi i complimenti e chiedendomi di candidarmi a Sindaco. Tantissimi genitori mi hanno ringraziato perché finalmente i loro figli, la sera non vanno più a San Leone o ad Agrigento….
Pensa. Persino qualcuno che conosci bene e che gestisce una casa vacanze, ogni volta che mi incontra mi dice che Farm per la sua attività è meglio di Booking.
E sai cosa rispondo a quelli che mi dicono che gli operatori turistici mi dovrebbero ringraziare? Che sono io a ringraziare loro, perché hanno creduto che Favara potesse cambiare e si sono messi in discussione, hanno aperto o stanno per aprire luoghi straordinari. Facendo sacrifici, caricandosi mutui, lavorando 16 ore al giorno e non insultando gli altri o aspettando qualsiasi elezione per cercare di riciclarsi in affari loschi e poco trasparenti.
Ieri ho incontrato Antonio Alba, sciupato dalla stanchezza per il lavoro immane che sta facendo. Un albergo meraviglioso, progettato da uno degli studi di Architettura più importanti del sud Italia, una nuova attrazione inimmaginabile per Favara e per l’intera provincia. Solo qualche stupido può criticare questo enorme lavoro.
E poi ci sono Lillo e Giorgio, Leonardo e Antonello, Linda e Filippo e Katia e Nicola, (sempre disponibili a darci una mano nell’ospitalità ), Paoletto del Caffè degli Artisti e Giuseppe del Maccicuni, i ragazzi dei Dammusi e quelli di Officine Mac, i ragazzi di Opera e di Ostrea, del Re di Chiaramonte, di One Day… e tutti quanti hanno aperto o stanno aprendo alberghi, agriturismi, case vacanze, camere in affitto, ristoranti, pizzerie, paninerie e quant’altro.
E grazie a tutti loro e a tutti quelli che si spenderanno in futuro per questa città che Farm Cultural Park ha un senso. Perché che ne dica qualche altro stupido ottuso e invidioso, nonostante tutti i limiti, ed ancora sono tantissimi, Favara non è più quella di prima.
E adesso da bravo Santone provo a risponderti passo passo a tutte le tue cattiverie:
Tu parli di core business, ma sarebbe più corretto parlare di “missione”; Farm Cultural Park com’è noto a tutti è un Centro Culturale dove si svolgono ogni anno diverse centinaia di iniziative culturali di carattere nazionale ed internazionale.
Tali attività sono gestite da una Associazione che ovviamente non ha scopi di lucro e come sanno nostri cari e pazienti creditori, fa una fatica mostruosa a sostenersi. Gestiamo inoltre con un’altra partita iva, un bar che nonostante abbia a lunghissimo faticato ha la sua agibilità commerciale. I proventi di questo bar quando va bene coprono le spese di gestione dei mesi estivi. Quando va bene.
Ad ogni modo siamo a tua disposizione in qualsiasi momento per mostrarti la chiusura cassa giornaliera e il relativo bilancio della società.
Gli altri spazi gestiti direttamente da Farm Cultural Park, non hanno finalità commerciali ma culturali, aggregative e sociali e le attività in esse insistenti sono quasi sempre totalmente gratuite e rarissimamente richiediamo un contributo per le stesse. Quanto ai locali angusti, mi perdonerai ma angusto ci sei tu.
All’interno dei Sette Cortili ci sono e ci saranno altre iniziative commerciali, annuali o stagionali, non riconducibili a Farm Cultural Park e per quanto di nostra conoscenza perfettamente in regola con le autorizzazioni o gestite da terzi con licenze di catering. E delle quali comunque, ad ogni modo Farm non è e non potrebbe essere in alcun modo responsabile.
Non abbiamo mai avuto alcun controllo e tanto meno sanzione di alcun genere da parte della Guardia di Finanza o di qualsiasi altro Ente preposto. Mai. Prima di diffamare con delle “leggende” che dai come notizie accadute sarà bene che tu sia sicuro di quello che scrivi.
E anche qualora dovessimo in futuro ricevere dei controlli di chicchessia e verranno accertate delle irregolarità, ci prenderemo le nostre sanzioni e continueremo a fare quello che abbiamo fatto fino ad oggi.
E ricordati, che certamente non ci faremo intimidire o sottomettere da chi volendo “abusare” delle norme o “abusare del cyberbullismo” può pensare di farci del male.
Non posso non concordare con te, sul calvario burocratico che uccide chiunque è intenzionato ad aprire una attività, e non solo.
Nonostante le luci si siano attenuate e spente a Farm Cultural Park nei prossimi mesi riceveremo in omaggio una porzione di 3,50 per 3,50 del Padiglione Giapponese dell’Expo di Milano. Per tua conoscenza, visto che facciamo tutto abusivamente, l’installazione temporanea di questa opera ha già richiesto il deposito dei calcoli al Genio Civile, una autorizzazione della Sovraintendenza, la redazione di un piano di fuga (all’aperto) e ancora non abbiamo finito. Credo che il governo giapponese, nell’installare l’intero Padiglione all’Expo e non solo una piccola porzione, non abbia avuto lo stesso travaglio di burocrazia.
E comunque perdonami se ti faccio rilevare la grande ipocrisia che viene fuori dalla tua lettera, che da una parte contesti la mancanza di buon senso nelle lungaggini burocratiche e poi condanni in modo qualunquista chi è vittima di questo orribile sistema.
Però non ti preoccupare per quello che ti scrivo io.
Anche tu hai un illustrissimo ammiratore, che probabilmente vorrebbe essere te, tanto è folgorato dalla tua competenza, dalle tue capacità, dal tuo senso etico, dalla tua grandezza.
Persino dalla tua popolarità oltreoceano.
“Zorro e le sue notizie mai smentite; Ormai da anni Zorro informa senza fare sconti a nessuno. Nel giornalismo la notizia è di chi ce l’ha. E Zorro, per le informazioni che ci offre, ha tanti muti che parlano, ma, nello stesso tempo, ha tantissimi muti che non smentiscono. Ecco, è proprio questo aspetto che mi stupisce. Zorro ha le sue fonti che io non ho. Informa e non è smentito. Lo seguo dalla prima uscita della sua pagina e non ho mai letto una replica. E la sua popolarità cresce, perché arriva oltre e prima.
(grande finale)
Resta, comunque, in piedi la sua professionalità, ché rimane indiscussa finché non smentita”.
Una notizia ignorata, diventa un vero capolavoro.
Complimenti al Direttore e anche all’Editore di Sicilia on Press; vi siete meritati tutti e tre un invito formale per sabato 20 alle ore 17 ai Sette Cortili perché a riflettori spenti abbiamo solamente:
-Guy Massaux di Art dans l’Espace Public (AEsP) – dell’Académie Royale des Beaux Arts di Bruxelles (ArBA-EsA) che presenterà non solo la divisione dell’Accademia, nata nel 1999 dalla necessità d’integrare e sviluppare un tema relativo ai nuovi media e ai linguaggi contemporanei al fine di metterli in relazione e in contatto con lo spazio pubblico, ma anche la residenza per artisti di undici creativi (provenienti da Belgio, Francia, Cina, Argentina, Brasile, Corea, Stati Uniti, e Marocco) e quattro docenti che soggiorneranno per dieci giorni a Favara e saranno ospiti di Farm Cultural Park.
-Marco Imperadori del Politecnico di Milano che presenterà 8X1.
E’ un’installazione diffusa di Make per e con Farm Cultural Park in collaborazione con il Politecnico di Milano e nata grazie al generoso supporto di NordZinc, azienda leader nei servizi di zincatura e verniciatura di San Gervasio Bresciano. Una parte dell’installazione ha trovato casa definitiva presso il Campus di Lecco e altre otto parti saranno adottate da otto imprenditori favaresi che hanno avviato brillanti iniziative commerciali a Favara.
Vlady con la sua prima personale.
Vlady è un artista visivo multidisciplinare che spazia dall’intervento esterno alla performance di strada, dal testo concettuale al video surreale, dall’installazione minimale alla burla situazionista.
In via del tutto eccezionale, le opere della mostra di Vlady potranno essere acquistate e una parte del ricavato verrà devoluta alla raccolta fondi per Farm Children’s Museum.
Ci sarà anche Antonella Di Lullo curatrice di Outdoor Festival, che giunto alla sesta edizione, prosegue la sua riflessione sulla riconversione degli spazi cittadini attraverso l’arte e la musica che diventano strumenti di riattivazione di luoghi spesso abbandonati.
E per concludere, una grande festa ai Sette Cortili con la musica live di Locomotif, band senza chitarre con un grande desiderio “Ci piacerebbe molto se qualcuno di voi facesse almeno una volta nella vita l’amore con una nostra canzone in sottofondo, in qualunque parte del mondo”.
Non vorrete veramente perdervi questo appuntamento?
Andrea
P.S. Un consiglio affettuoso: cerca un buon avvocato.
P.P.S. Questa è la mia ultima mail per te.
Troppo rumore per nulla. Come al solito. Diceva un mio affezzionato professore che fa sempre più rumore un albero che cade rispetto ad una intera foresta che cresce. Io non capisco dove sta lo scoop di Zorro. Ogni attività che si rispetti riceve quotidianamente le visite di Finanza, Asl, Comune etc etc….il solo fatto che la finanza sia passata a salutare la Farm, ammesso che sia vero, semplicemente non è una notizia. Se e quando ci sarà un verbale da leggere in cui verranno contestate delle irregolarità allora, forse, ci sarà una notizia. Nel frattempo è solo chiacchiericcio e non mi sembra che il chiacchiericcio attesti la validità professionale di un giornalista.
Come sempre, cordialità
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“non mi sembra che il chiacchiericcio attesti la validità professionale di un giornalista”. Se ciò è riferito al mio articolo, mi dispiace aggiungere che la sua critica si limita solo ad un aspetto assolutamente marginale, rispetto ad un contesto assolutamente diverso.
Con stima
F.P
Troppi pettegolezzi e troppe voci di corridoio o “chiacchiericci”. “Itivinni a cogliri babbaluci e fungi tutti”, sperando che piova, ben’inteso e che l’acqua pura e innocente dilavi piazze e cortili, da fango e veleni.
” Resta, comunque, in piedi la sua professionalità, ché rimane indiscussa finché non smentita. ”
Commentavo l’articolo non il suo autore.
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E io smentito mi scuso.
Grazie
F.P.