Cosa è e a cosa serve lo stradario elettorale? Lo stradario elettorale è uno strumento organizzato dall’ufficio elettorale del comune nel quale la città è divisa a zone, ad ogni zona corrisponde un sede elettorale, divisa a sua volta in sezioni o seggio elettorale. Favara è divisa in 7 sedi elettorali e 35 sezioni.
Nella divisione si cerca, non solo di dividere equamente gli elettori rispetto ai seggi, ma anche a renderli facilmente raggiungili, in termini di distanza.
Lo stradario elettorale contiene, quindi, la denominazione delle vie della città divisa in 7 sedi elettorali e 35 sotto elenchi formati dalle sezioni.
Dicevamo, uno strumento utile all’ufficio elettorale, ma nello stesso tempo è ottimo strumento di controllo del voto.
Ad esempio, la via Teramo è nell’elenco della sede elettorale di via Roma e della sezione n°1, i candidati attraverso lo stradario hanno la possibilità di controllare se eventuali promesse di voti si sono alla fine concretizzate nello spoglio della sezione 1.
Favara, nel dettaglio, ha individuato le sedi elettorali nelle scuole di via Roma (dove sono ubicate le sezioni dalla uno alla sei), via delle Grazie (dalla 7 alla 10), via Bersaglieri Urso (dalla 11 alla 15), via Agrigento ( dalla 16 alla 21), Via Cap. Basile (dalla 22 alla 27), via Palmoliva (dalla 28 alla 30), via Olanda (dalla 31 alla 35).
Perché ne parliamo? Perché lo stradario sta diventando una sorta di dotazione personale dei candidati al Consiglio comunale, in particolare. La stragrande maggioranza lo vuole per controllare l’elettore.
La problematica è vecchia, ma il legislatore ha lasciato tutto invariato, non adottando il sistema dell’afflusso in un unico centro di spoglio di tutte le schede provenienti dai diversi seggi. Cosicché rimaniamo controllati. Meglio, restano controllati i parenti e gli amici dei candidati che possono, ad ogni modo, adottare la chiarezza, senza disagio alcuno.
Del resto, ogni “mi pari malu” di oggi, sarà destinato “a ni pariri malu” per prossimi cinque lunghi anni.
Il voto è una cosa seria, non si può dare al primo che lo chiede, non si può vendere o acquistare.
Non si dovrebbe vendere o acquistare, non dovrebbe essere controllato e dovrebbero esserci maggiori e migliori controlli da parte delle istituzioni e degli stessi candidati attraverso i loro rappresentanti di lista, presenti nel seggio durante tutta la durata delle votazioni.
1 commento
La cosa migliore sarebbe poter votare dove si vuole senza la suddivisione dei seggi. Per mio conto io sono molto chiara a chi mi chiede ol voto dicendo semplicemente NO!