Il presidente dimissionario Salvatore Moncada ha incontrato i giornalisti mercoledì 17 maggio, presso la sala stampa “G. Micalizio” del PalaMoncada, per fare il punto della situazione a bocce ferme e illustrare i possibili scenari per il futuro della società.
“La situazione della società cambierà in funzione del fatto che io rimarrò nella mia qualità di sponsor, sostenendo la Fortitudo Agrigento con una cifra assolutamente non inferiore ai top club di Serie A. La mia non è una decisione estemporanea ma ponderata nel tempo, già nelle ultime due stagioni sono emerse delle negatività, culminate nel comportamento di alcuni nostri giocatori che non ritengo in linea con il mio modo di essere, di fare sport e di stare insieme agli altri. Se questo avviene vuol dire che sono stati commessi degli errori: in questo caso, come succede a scuola, si boccia e si riparte da capo. Chi boccio? Dimettendomi ho bocciato me per primo. Il futuro va ripensato, tutta l’organizzazione va ripensata secondo parametri diversi anche economici: dal 2010 al 2016, senza contare la stagione attuale, la Fortitudo Agrigento ha speso circa 9 milioni di euro, coperti per l’85% da me e dalle mie società.
Chiaramente questo non è un modello sostenibile, per questa ragione il mio contributo andrà ridimensionato e si partirà con un progetto tecnico diverso, che potrebbe vedere ancora Franco Ciani nel suo ruolo di allenatore. A lui devo molto, non ha mollato fino all’ultimo in una stagione durante la quale io, probabilmente, avrei mollato molto prima della fine se fossi stato al suo posto. Al coach ho proposto un piano su diversi anni, logicamente secondo un’idea e con ambizioni molto diverse. Un altro allenatore mi avrebbe già detto no, lui ha chiesto giustamente di rifletterci e ci rivedremo nel fine settimana per capire se andremo avanti insieme oppure se dovremo cercare un altro allenatore con caratteristiche simili al progetto che andrà a iniziare. Ringrazio il pubblico e gli sponsor che in questi anni ci hanno seguito e sostenuto, dando anche un ulteriore elemento di riflessione: abbiamo raccolto tantissime sponsorizzazioni dalla provincia, poco dalla città.
Anche questo credo che sia un segnale da non trascurare. Naturalmente nessuno mi ha costretto a investire così tanto nella Fortitudo Agrigento per tutti questi anni, il messaggio che voglio dare però è questo: non mi interessa investire annualmente in una squadra che sia solo un gruppo di professionisti che viene a fare un lavoro, sebbene lo spettacolo anche quest’anno non sia mancato e sia stato di alto livello. Non è questo che mi smuove, quanto l’idea e il piacere di investire per creare qualcosa che abbia una valenza sociale importante e che possa durare nel tempo”.