Solo la partecipazione dei comitati ai tavoli tecnici dei Comuni e della Regione può aiutarci
Siamo all’anno zero, nonostante la costituzione degli Ato, prima, e degli Ati recentemente. La stessa produzione legislativa degli ultimi 17 anni non ha fatto registrare alcun miglioramento del servizio. Per avvantaggiare un territorio rispetto ad un altro i politici hanno cercato cavilli su cavilli, si sono ingegnati a costruire ostacoli per ritardare il concretizzarsi delle disposizioni di legge.
Ci sono troppi interessi sull’acqua, tanto quanto e molto di più rispetto ai milioni di euro che girano intorno al servizio.
A fronte dello zero assoluto in termini di miglioramento del servizio sono, per fortuna, sorti i comitati e i forum a difesa dell’acqua pubblica, unica voce a contrastare il sistema in uno scenario di rassegnazione popolare.
Stamattina ho avuto una lunga conversazione con Salvatore Licata, uno degli esponenti dei comitati, che mi ha informato sul recente incontro tenutosi a Palermo tra i diversi gruppi, sul risultato dei lavori stanno elaborando un comunicato che pubblicheremo integralmente. E una, altrettanto, lunga conversazione ho avuto con l’avvocato Di Miceli di Konsumer.
La loro è una attività lodevole in favore della collettività.
Se faranno un comunicato, perché ne stiamo parlando?
Ne stiamo parlando per sensibilizzarci, per sostenerli attraverso il faro acceso dell’opinione pubblica, senza il quale non faremo un solo passo in avanti per riappropriarci dei nostri sacrosanti diritti.
Lo dico con convinta amarezza: la politica lasciata sola non risolverà il problema, perché troppi e diversi da quelli della collettività sono gli interessi.
Occorre costituire i tavoli tecnici, dentro ai quali prevedere la presenza dei comitati a difesa dell’acqua. E’ un’impresa difficile, alzeranno le barricate per impedirne l’ingresso.
Nello stesso tempo, solo i comitati hanno dimostrato di essere l’unica voce a denunciare gli elevati costi e l’inadeguatezza del servizio.
Non possiamo, in silenzio, accettare la formula del caricare sulla tariffa tutto, anche gli errori del gestore. Un guasto riparato decine di volte, viene caricato decine di volte sulla tariffa. Le perdenze sono caricate sulla tariffa. Tutto è caricato sulla tariffa a prescindere della qualità del servizio. C’è una interruzione per un qualsiasi inconveniente? L’utente deve sopportare gli effetti del guasto e pagare l’intervento di manutenzione, in ogni caso.
A questo punto va da se che i comitati vanno sostenuti, non c’è altra alternativa, per questo ne parliamo.