Alle ore 18 così come programmata si è iniziata la cerimonia commemorativa del 201° anniversario della fondazione del Corpo della Polizia Penitenziaria.
Presenti nella Piazza d’Armi dell’Istituto penitenziario accolti dal direttore Aldo Tiralongo, il Prefetto di Agrigento, Dario Caputo, il Magistrato di sorveglianza, Walter Carlisi, il Questore Maurizio Auriemma, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Pietro Maggio, dei Carabinieri Tenente Colonnello Giovanni Pellegrino, il comandante della Capitaneria di porto Capitano di fregata Filippo Parisi, il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Valerio Burgio, il comandante della Polizia di stradale Agrigento, Andrea Morreale, il sindaco di Agrigento, Calogero Firetto.
Hanno aperto la manifestazione il Commissario capo, comandante del Nucleo traduzioni e piantonamenti, Gesuela Pullara, che ha letto l’intervento del Capo dipartimento rivolto al Presidente del Senato, al Presidente della Corte costituzionale e al Ministro della Giustizia il 17 Maggio scorso, proprio in occasione dell’anniversario della fondazione. Il Commissario capo Lo Faro, comandante della Polizia penitenziaria ha relazionato sulle attività e sul grande lavoro svolto dalle donne e dagli uomini del Corpo, che riescono a fronteggiare anche la situazione di una popolazione penitenziaria in costante aumento. Il direttore dell’istituto penitenziario, Aldo Tiralongo, ha, nel suo intervento, sottolineato il complesso lavoro degli agenti di polizia rivolto la sicurezza e lo scopo rieducativo della pena.
Tema comune il cambiamento, che lo stesso Capo Dipartimento richiama. L’auspicio è che si possa continuare nel cammino che, attraverso le Donne e gli Uomini del Corpo, mira a rendere l’esecuzione penale insieme più “sicura” e più “utile”.
Sono aggettivi che si coniugano in perfetta armonia, atteso che l’esecuzione della pena è tanto più sicura quanto più impegna utilmente i detenuti in attività proficue a loro e alla Comunità civile.
Ne è esempio lo sviluppo dei lavori di pubblica utilità che, frutto di intese con gli Enti locali, è reso possibile dalla Polizia penitenziaria e dalla sua disponibilità a vigilare in aree esterne al carcere”.
E in un altro passaggio del discorso. Le molte azioni di riforma dell’organico e dell’organizzazione hanno certamente tenuto conto della qualità dell’azione della Polizia penitenziaria a servizio di una esecuzione penale conforme ai principi costituzionali.
Ha parlato poi delle particolari attività della polizia penitenziaria e nelle conclusioni ha voluto “rivolgere un ringraziamento ai dirigenti penitenziari, che, valorosamente affiancati dai Comandanti e dai Reparti, sostengono gravose responsabilità nella conduzione degli istituti; e un eguale ringraziamento anche a tutto il personale appartenente alle diverse anime di questa Amministrazione”.
“Nel giorno dell’Anniversario di Fondazione del Corpo, un commosso pensiero, va, a quanti, indossando la divisa, hanno sacrificato la loro vita: un pensiero che giunge fino alle loro famiglie, intorno alle quali ci stringiamo con rispetto ed affetto in un abbraccio ideale, con l’impegno a non far venir mai meno la nostra affettuosa vicinanza e fattiva solidarietà. I Caduti non saranno mai dimenticati, ed anche per questo sono intitolate loro le strutture più prestigiose”.
“Un saluto speciale – ha concluso – desidero, infine, rivolgere a quanti sono oggi impegnati negli Istituti penitenziari o sulle strade dell’Italia, nell’adempimento dei loro doveri di servizio.
Uniti intorno alla Bandiera, espressione di tutti i nostri valori, continuate, Donne e Uomini della Polizia penitenziaria, a percorrere questo cammino di rinnovamento avendo sempre, come faro, il nostro motto: DESPONDERE SPEM MUNUS NOSTRUM! Viva la Polizia penitenziaria, viva l’Italia”.
All’interno della manifestazioni sono stati premiati l’assistente capo Consiglio Salvatore e l’agente scelto Navarra Gerlando.
La cerimonia si è infine chiusa con un banchetto offerto dall’istituto alberghiero di Favara e dall’ente assistenza Polizia Penitenziaria.