Giovanni Sciortino
Egregio On. Giarrusso, sono Giovanni Sciortino, da Lei citato come uno dei “difesi” dal Sig. Zambito.
Le rispondo dopo una breve premessa. Sono stato un consigliere eletto tra le file della maggioranza pentastellata nel giugno 2016, sono stato uno dei proponenti del primo rimpasto di giunta e nello stesso rimpasto sono stato nominato Assessore, (sono stato proposto e con spirito di sacrifico ho accettato) e contestualmente alla nomina, nonostante la legge permettesse il doppio incarico consigliere-assessore, ho rassegnato le dimissioni da consigliere senza pensarci due volte. Quanto scritto giustifica il mio basso profilo sino ad oggi, mi sembrerebbe poco elegante, o peggio ridicolo, puntare il dito o criticare una giunta della quale sino a ieri ne ero componente e ne ho conosciuto in prima persona difficoltà, pregi e difetti.
Inoltre sto attraversando un periodo in cui il lavoro non mi lascia spazi e rispondere ad un eurodeputato che pensa di sapere tutto su Favara, citando alcuni consiglieri traditori del mandato cittadino, e avvoltoi che non aspettano altro che avere la loro parte (in particolar modo nei tanto citati 21 milioni di € del metano) era l’ultima cosa che non mi auguravo di fare, ma gliela devo. Passiamo ad esaurire la sua curiosità.
Ebbene, come Lei sicuramente immaginava, il silenzio in seguito alla mia citazione da parte del Sig. Zambito significava assenso, non ho nessuna vergogna politica o personale ad essere elogiato da una persona come Joseph, che oltre ad essere un amico, è una uomo dalle visioni lungimiranti con una cultura interdisciplinare di tutto rispetto.
Non è da meno la sua preparazione tecnica amministrativa, di cui l’intera squadra pentastellata ha usufruito nel primo periodo di mandato e tutti, dissidenti e non, possono darne testimonianza. Concludo, permettendomi di darLe qualche suggerimento, perché penso che l’errore suo sta nello schierarsi in maniera così netta da una parte, giusta o sbagliata che sia, senza che ne conosca bene le faccende accadute, sbagliando in maniera pesante quando cita i “soliti noti” rimanendo vago senza fare nomi, ma per quello gli ha già dato lezione l’Avv. Russello.
È normale che svolgendo il mandato di deputato Europeo non riesca a trovare il tempo necessario per capire bene le dinamiche di una città che sia Favara, Nuoro, Alimena o Cagliari, e considerando che nella circoscrizione in cui è stato eletto ci sono oltre 760 Comuni, servirebbero qualità divine, o quantomeno il dono dell’ubiquità per farsi un’idea. Quindi non capisco come faccia da uomo imparziale a prendere posizione così netta senza avere contezza, questa non è imparzialità questa è tifoseria. È tifoseria anche quando parla di tradimento del mandato popolare da parte dei consiglieri dissidenti, perché il mandato popolare si tradisce quando non si attua il programma proposto in campagna elettorale, e in tal caso il defilarsi di taluni consiglieri non è da definirsi tradimento ma coerenza.
Il mio è un caloroso invito a ragionare e soprattutto a sentire più parti prima di sindacare e infangare un’intera comunità, colpevole solo di non essere unta dal colore “giallo” pentastellato.