Approfittando della presenza della nave multiruolo “M. Fiorillo” della Guardia Costiera , agli ormeggi presso Porto Empedocle, e della generosa disponibilità del Capitano di Fregata Massimo Di Marco, Comandante della locale Capitaneria di Porto- Guardia Costiera , l’Accademia Comunale Arte, Cultura e Legalità di Favara, coordinata dal Maestro Vincenzo Patti, sabato 7 Marzo è stata gradita ospite di quei professionisti del mare che , indossando una divisa, sono chiamati a prestare soccorso a chiunque dovesse trovarsi in difficoltà in mare aperto, oltre che a vigilare sulle coste e nei porti per il rispetto delle specifiche normative che sanciscono i principi di legalità nel delicato e variegato contesto marino.
Alla chiamata del Maestro Vincenzo Patti hanno risposto i fidati collaboratori dell’Accademia ai quali si sono piacevolmente associati il Prof. Giuseppe Piscopo della Scuola “Falcone –Borsellino” di Favara, la sua gentile Signora , la professoressa Marcella Lentini, la Professoressa Maria Concetta Lentini, il giornalista Giuseppe Moscato – nella doppia veste di operatore dell’informazione e di ex ufficiale di Marina – e lo scrivente con la moglie Cettina.
In un clima di familiare ospitalità la folta rappresentanza è stata accolta a bordo dal Ten. di Vascello Giuseppe Maggio, giovane Comandante dell’Unità CP 904 “M. Fiorillo” già impiegata in numerosi interventi di soccorso ai migranti che, lasciando dietro di sé affetti e ricordi, iniziano un pericolosissimo viaggio verso la speranza di un futuro migliore, reso ancor più arduo e disumano dalle crudeltà di loschi trafficanti che speculano proprio sulle disavventure altrui. E nella visita esplorativa condotta a bordo dell’Unità CP 904 ogni riferimento, ogni particolare, ogni angolo del ponte, ogni spazio, ogni strumento indicato nell’articolata presentazione del Ten. di Vascello Giuseppe Maggio, arricchita di volta in volta dalle interessanti integrazioni del Comandante Massimo Di Marco, sembrava richiamare le voci, la concitazione e, soprattutto, l’emozione, derivante dall’incontro delle mani di fratelli bisognosi di soccorso con quelle di fratelli appositamente mobilitati per offrire soccorso. Noi tutti, visitatori attenti alle spiegazioni ed alle testimonianze fornite dai due Ufficiali , abbiamo subito capito di avere di fronte due Professionisti del mare e di quanto sia delicato ed insostituibile il ruolo della Guardia Costiera che da 150 anni – già, per chi non lo sapesse, il Corpo delle Capitanerie di Porto Guardia Costiera festeggia quest’anno il 150° Anniversario della Fondazione ! – coordina e sovrintende ogni tipo di operazione per il rispetto della Legalità nei porti, sui litorali ed in mare. Professionisti in divisa sempre meticolosi e attenti in ogni situazione e nelle più diverse condizioni del mare che non sempre è calmo e piatto come dipinto dall’immaginario collettivo, talora esprimendo tutta la sua forza con onde di diversi metri di altezza per fronteggiare le quali ci vogliono mezzi adatti ma, soprattutto, perizia e tanto coraggio come quelli che giornalmente esprimono i nostri amici della Guardia Costiera nella loro ordinaria quotidianità. Una gloriosa divisa, la loro, che evoca una lunga storia intrisa di sacrifici, eroismi, abnegazione e, al tempo stesso, rappresenta per noi tutti una solida garanzia di sicurezza, di rispetto della dignità di ogni persona e di Legalità. E dal saluto di commiato del Ten. di Vascello Giuseppe Maggio e del Comandante Massimo Di Marco, offerto con un amichevole sorriso, sentiamo di portare con noi una significativa lezione di umanità e di senso del dovere che trova un ulteriore nobile rafforzativo nel Motto che caratterizza il Corpo della Capitanerie di Porto-Guardia Costiera: OMNIA VINCIT ANIMUS !!
Grazie amici per il virtuoso esempio che offrite a noi tutti e per concorrere alla realizzazione di un futuro migliore. Gaetano Scorsone.