Rivedere il ruolo delle Province: una volontà che all’Ars comincia a prendere corpo. In Prima Commissione oggi si è cominciato a discutere della riforma. Sono arrivare le prime indicazioni, i primi segnali. I lavori proseguiranno nella giornata di domani. Sembra comunque farsi strada l’ipotesi di un rinvio a ottobre delle elezioni provinciali. Uno slittamento dettato dalla necessità di avere un tempo congruo a disposizione per potere varare una legge saggia e adeguata che riordini la materia. Una decisione va comunque presa in fretta e rischia di innescare polemiche. Sì perche gli organi elettivi delle Province scadono a maggio. E se le elezioni si rinviassero a ottobre, il governo Crocetta potrebbe nominare dei commissari. Le opposizione certamente non gradirebbero e si farebbero sentire
E sulla vicenda interviene il vice presidente della prima commissione Affari Istituzionali all’Ars, Giovanni Panepinto, “A maggio non potranno assolutamente tenersi le elezioni provinciali. E’ necessario in tempi brevi, piuttosto, procedere alla regolamentazione della materia”. ribadisce quanto sostenuto all’interno del gruppo parlamentare PD e durante i lavori della commissione. “E’ opportuno applicare la norma dello Statuto della Regione in materia di liberi consorzi – continua il parlamentare PD – sostituendo le Province con i liberi consorzi e le città metropolitane già individuate Palermo, Catania e Messina. Intanto – spiega – è necessario rivedere complessivamente l’architettura delle funzioni dei liberi consorzi dei Comuni allineandole alle dinamiche nazionali in materia di province. Certamente – conclude il parlamentare regionale – non sarà possibile derogare dall’elezione diretta degli organismi".