“Province, un risultato che premia quanti credono in un grande cambiamento della Regione”
“Dà coraggio e forza – dice Crocetta – all’azione riformatrice intrapresa dal governo e dal parlamento della Sicilia. Adesso via libera ai disegni di legge sulla semplificazione amministrativa, al testo unico sulle attività produttive, sull’acqua pubblica, sui testimoni di giustizia. Per dare lavoro, sviluppo e trasparenza. La Sicilia oggi è avanti e ciò lo rivendichiamo con orgoglio”.
Ricordiamo che con 62 voto favorevoli su 90 l’Assemblea Regionale Siciliana ha cancellato le Province regionali sostituendole con altrettanti Liberi consorzi dei comuni, con la possibilità di crearne di nuovi entro sei mesi, purché raggruppino almeno una popolazione di 180mila abitanti e quelli coincidenti con i comuni soppressi non abbiano una popolazione inferiore a 150mila abitanti.
L’innovazione più significativa è la soppressione del voto diretto, con l’elezione degli organi da parte dalle assemblee dei consorzi. Altra novità sono le tre aree metropolitane di Palermo, Catania e Messina, la cui elezione degli organismi, sempre di secondo livello, sarà disciplinata con una successiva legge che sarà presentata in aula il prossimo autunno. Rinviati alla prossima legge anche i compiti e le funzioni dei Liberi Consorzi.
Difficile capire dove sta il risparmio considerato che gli enti con diverso nome e diversa struttura restano in piedi e con il rischio che, nel tempo, il numero dei Consorzi superi quello delle Province.
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