Dopo l’incontro di ieri in IV Commissione, l’Odg di Panepinto approvato all’unanimità dall’Ars in serata. Adesso spazio alla concertazione
AGRIGENTO 24.04.2014. La notizia della sospensione del documento di pianificazione è giunta a tarda sera, a poche ore dalla riunione in IV Commissione – Ambiente e Territorio, in cui il Comitato interprofessionale composto dagli Ordini delle professioni tecniche ha incontrato il direttore generale dell’ass. per i Bbcc, Sergio Gerardi e i deputati Giampiero Trizzino, Roberto Di Mauro, Maria Di Marco Cirone, Giuseppe Federico, Giampiero Fazio, nonché Matteo Mangiacavallo, promotore dell’incontro, e Giovanni Panepinto, primo firmatario dell’Ordine del giorno votato all’unanimità dall’Assemblea regionale.
“Quello che è accaduto ieri in Assemblea regionale ci conferma che l’azione degli Ordini, se concertata ed avviata in maniera unitaria, può incidere in maniera significativa sulle scelte politiche della nostra classe amministrativa – ha detto il presidente dell’Ordine provinciale degli Architetti Massimiliano Trapani -. L’ordine del giorno votato ieri sera, portato in aula dall’on. Panepinto ed approvato all’unanimità dall’Assemblea regionale, che impegna il Governo regionale a sospendere l’efficacia del piano, non costituisce altro che una scelta consapevole verso strategie territoriali democratiche e favorevoli ad uno sviluppo sostenibile della nostra provincia. Oggi torniamo finalmente a parlare di concertazione per uno strumento esclusivamente vincolistico, quale è il Piano paesaggistico che, se non redatto con i giusti strumenti di analisi ed affrontato in maniera corale con gli operatori sociali ed economici del territorio, rischia di ricondurre il territorio ad uno stato d’immobilismo economico senza precedenti ed ancora più grave rispetto a quello odierno. Per questo, dopo l’azione di ieri sera in Assemblea regionale, i 5.000 professionisti, rappresentati dai nostri Ordini, torniamo ad essere fiduciosi visto che il provvedimento di sospensione impegna il Governo a riaprire la fase di concertazione con i portatori d’interessi diffusi”.
Nel corso della riunione in IV Commissione erano emersi, ancora una volta, le anomalie, le omissioni e gli errori già rilevati nel documento stilato congiuntamente dai professionisti dell’Agrigentino, e preoccupazione per lo stato delle cose determinatosi era stata espressa dai deputati regionali presenti.
“Il piano così come redatto e applicato non va nell’interesse della collettività: sembrerebbe stilato secondo criteri che non erano richiesti, cioè quelli della fretta, senza il rispetto di determinate esigenze. Ciò che viene fuori è un piano calato in realtà notevolmente diverse da quello che erano ab origine: non tiene conto delle specificità territoriali. Ecco perché era necessario sospenderlo e riformularlo”, ha detto Matteo Mangiacavallo il quale aveva presentato una risoluzione in Commissione ambiente per la revoca del decreto di applicazione in quanto “viziato da alcuni difetti di conformità” (tra questi la verifica del 2008 rispetto al piano territoriale che non è stata eseguita).
“Adesso si apre la possibilità per oltre 50 piccole aziende della Montagna di pensare a quegli interventi edilizi possibili grazie allo sfruttamento di finanziamenti che con questo Piano così formulato non erano fruibili – ha detto il deputato regionale e sindaco di Bivona Giovanni Panepinto -. L’ordine del giorno numero 248 presentato da me quale primo firmatario ne sospende l’efficacia: questo risultato mette in condizione di avere il tempo di potere armonizzare la pianificazione in capo a enti locali e comuni con uno strumento che, se applicato così come formulato adesso, creerebbe solo danni all’economia. Il lavoro svolto di concerto dal gruppo del Pd e dagli ordini professionali si è rivelato un buon lavoro, a testimonianza che la politica è buona politica quando è in grado di intervenire per risolvere i problemi concreti. Non posso che esprimere soddisfazione”.
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