Scritto da Valentina Piscopo
In una Piazza Cavour baciata dal sole ormai estivo, si è svolta la giornata conclusiva della VI edizione della Festa della Legalità. Per l’importante occasione, presenti tutte forze militari, politiche e religiose che operano sul nostro territorio. Dopo il corteo iniziale iniziato da Piazza Don Giustino, tutti i partecipanti si sono riversati nella rinata Piazza favarese. A dare il benvenuto alla Piazza, il sindaco Rosario Manganella e la sua giunta, concorde nel grido “ No alla Mafia”.
Con il tricolore che, fiero, vestiva tanto il Castello Chiaramonte , quanto il Palazzo municipale, si è reso omaggio con una corona di fiori, al Monumento dei caduti. Alla presenza dei giovani studenti delle scuole, hanno parlato di Legalità tutte le forze militari presenti alla manifestazione: Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Corpo Forestale di Stato, Corpo dei Vigli del Fuoco, Capitaneria di porto, Polizia municipale, Polizia Penitenziaria , accomunati dal credo comune di giustizia. “Non sono necessari particolari gesti eroici, poiché la Legalità di deve praticare ogni giorno facendo ognuno di noi il nostro dovere” . A parlare è il rappresentate della polizia di Stato, l’assistente Giuseppe Scalia.
Anche l’arciprete Giuseppe D’oriente, ha affermato l’importanza della legalità: “Anche la Chiesa e vuole ricordare che essere cristiani significa essere buoni cittadini”. Atteso il momento della Benemerenza della Città di Favara che l’Amministrazione Comunale, quest’anno, ha conferito a due sottofficiali della Tenenza dei Carabinieri di Favara: il Maresciallo Capo, Nicola Moretto e il Brigadiere Francesco Scimè. Un riconoscimento speciale per il lavoro svolto è andato al Vigile del Fuoco, Angelo Craparo. Infine, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose è stata svelata la maxi tela realizzata dagli allievi dell’Accademia Arte Culture e Legalità del Maestro Patti, avente come oggetto le gesta eroiche compiute dal corpo dei Vigili del Fuoco, madrina della Festa della Legalità 2014. Suggestivo, come ogni anno, il passaggio dello Stendardo della Legalità all’I.C. “G.Guarino” da parte dell’Accademia Arte Cultura e Legalità. A chiudere la VI edizione della Festa della Legalità, organizzata da Gaetano Scorse, le esibizioni delle forze dell’ordine. Purtroppo, a malincuore, si è registrata una scarsa presenta dei cittadini favaresi, mentre buona è stata l’affluenza dei giovani studenti delle scuole locali.
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Loro se la cantano e loro se la suonano. Vediamo un po’ se già da domani mattina questi eroici e istituzionali cantori della legalità riusciranno a fare una cosa piccola e significativa per il ripristino, appunto, della legalità in questo “scrafazzato” paese. A Favara ci sono almeno 30 negozi di ortofrutta che non solo espongono la merce davanti al negozio o per strada (in C.so Vittorio Veneto, all’altezza del “conzu”, ce ne sono due enormi) ma occupano anche marciapiedi, addirittura piazze (‘a giateddra), impedendo il libero passaggio ai pedoni e non pagando neppure un centesimo di tassa per l’occupazione del suolo pubblico, e questo sotto gli occhi di tutti. Una recente sentenza della cassazione, tra l’altro, ha stabilito che vendere frutta e verdura per strada è vietato, pena multe salatissime. Bene, vediamo se da domani mattina Sindaco, polizia municipale e forze dell’ordine varie, si attiveranno per stroncare in modo definitivo questo fenomeno. Se così non sarà – come probabilmente non sarà – allora questa festa della legalità è solo strombazzamento, fumo negli occhi, specchietto per le allodole.
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