“Stasera riunione a Favara, io sono disponibile a rispondere alle tue domande”. A parlare è Peppe Zambito, segretario provinciale del Pd, presente nell’incontro di ieri sera del direttivo locale, che doveva stabilire, dopo settimane di logoranti dibattiti e rinvii, la linea di condotta del partito nei confronti del sindaco. La disponibilità all’intervista mi è arrivata, tra l’altro, dopo avere provato invano di avere notizie da altri partecipanti. Giovanni Mossuto che è uno che non si nasconde per non rispondere, mi ha replicato con un lapidario “non ho capito nulla su quanto si è deciso”. Racconto queste cose per dipingere il quadro di un incontro non certamente sereno, che, quasi sicuramente, non ha portato risultati certi e in questo quadro c’è, in controtendenza, il segretario provinciale che vuole fare sapere alla stampa. Un’occasione per me troppo ghiotta.
La prima domanda, non avendo capito nulla su quanto era accaduto, è stata secca. Il Pd appoggia o non appoggia Manganella?
“Ho preso atto – mi dice Zambito – di un forte disagio del partito che non si riconosce, nonostante gli sforzi, nell’attività amministrativa di questi anni”.
E allora che si fa?
“Era stato stilato – mi risponde – un documento programmatico che non ha portato i frutti desiderati. Oggi prendiamo atto di una nuova apertura del sindaco, l’adesione piena del PD non può comunque prescindere da una condivisione programmatica”.
Il responsabile provinciale si riferisce al documento del sindaco uscito poche ore prima dell’incontro sull’opportunità di “cambiare verso”.
“Mi sarei aspettato – continua – che il sindaco, oltre al documento, avesse azzerato la sua giunta. Sarebbe stato un segnale forte che avrebbe contribuito ad una spinta significativa per cambiare verso”.
Ancora? Tre anni di mala amministrazione hanno portato la città al disastro e tu mi parli di apertura, non ti pare di minare la pazienza dei favaresi?
“Io credo che il PD debba svolgere il proprio ruolo a prescindere dal sindaco. Avviare una nuova fase incontrando noi gli operatori politici e culturali della città.
Ascoltare la città e saper tradurre l’ascolto in proposte concrete. Mancano due anni alla fine del mandato, la nostra rappresentanza in consiglio comunale è esigua, ma la nostra forza elettorale merita il nostro impegno per dare risposte concrete. Sulle idee e sui progetti ci confronteremo con il sindaco e sfideremo le altre forze politiche”.
Questa è una buona soluzione per il Pd. ma ti chiedo, cambiare verso è possibile quando in 3 anni si è distrutto tutto? Si può dire, oggi, ai favaresi vi abbassiamo le tasse con un nostro progetto, quando Manganella ha perso tutti i treni sull’evasione fiscale, sul recupero delle somme spese per gli abbattimenti degli immobili, sugli investimenti, sulla progettazione. Si può dire ai favaresi cambiamo verso a meno di 2 anni dalla scadenza? O si vuole distruggere il Pd.
“Si può dare – dice Peppe Zambito – la responsabilità al PD delle difficoltà di questi tre anni? Io credo di no, sarebbe comodo per qualcuno ma non sarebbe onesto. E’ risaputa la posizione del Partito Democratico che ha ricercato un confronto con il sindaco non chiedendo posti in giusta ma per attuare una politica diversa. Il PD è l’unica forza politica capace di discutere anche aspramente. Oggi anche Manganella riconosce la necessità di cambiare verso, per il bene di Favara ci auguriamo che ciò avvenga e se questo significa assumerci responsabilità non ci tireremo indietro, ma non siamo disposti a farci carico di un progetto che non condividiamo. Il sindaco conosce con chiarezza la posizione del PD e mi auguro che recepisca il messaggio costruttivo che il partito ha ribadito questa sera nel corso della riunione”.
Quale è il messaggio al quale ti riferisci.
“Il PD c’è se c’è un progetto chiaro condiviso con i propri tesserati e simpatizzanti. Il PD c’è partendo dal documento già stilato. Il PD c’è se la disponibilità si concretizza con atti tangibili e non soltanto con le parole”.
Citami per chiudere l’intervista un solo atto tangibile
“Ad esempio l’azzeramento della giunta darebbe un segnale chiaro della volontà di cambiare. Sarebbe un segnale non soltanto per il PD ma per la città, aprirebbe davvero una discussione per cambiare verso”.
Purtroppo, la realtà di Favara è molto diversa da quella che si prefigura Peppe Zambito. I posti in giunta non rappresentano assolutamente il cambiare verso, ché i danni non sono stati prodotti dagli assessori attuali e del passato. E se il danno non è ascrivibile a loro, non si “cambia verso”, anzi si rischia di peggiorare la situazione. Come peggiorerebbe sostituendo l’assessore alle Finanze Carmelina Vita, persona molto perbene e professionalmente preparata ad affrontare la districata materia delle casse comunali, o Giuseppe Milioti, Vincenzo Agrò, Antonietta Vita, Giuseppe Caramanno, sempre presenti e disponibili. Questa della sostituzione degli assessori è un’esperienza già provata, che non ha portato alcun positivo risultato, se non quello di soddisfare famelici appetiti politici.
Il Pd nelle recenti votazioni per le europee, così come affermato da Peppe Zambito, ha incassato un significativo successo elettorale, specialmente a Favara, dove era al minimo storico rispetto a tutta l’Italia. E lo era proprio per gli stessi motivi che hanno animato l’incontro di ieri sera. Può mantenere gli elettori, ma deve davvero cambiare verso.
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Zambito: “L'azzeramento della giunta darebbe un segnale chiaro della volontà di cambiare”
By franco.pullara5 Minuti di lettura
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MA CHI è QUESTO ZAMBITO ”????DA DOVE è SBUCATO FUORI? DI DOVE è???? CHE VADA AL SUO PAESE E VADA A DETTARE LEGGI ALTROVE.SEMPRE QUESTIONE DI POLTRONE E POTERE.DOVETE SMETTERLA ANZI CHIEDETE AL SINDACO ALTRE COSE TIPO FARE ANDARE IL PERSONALE A LAVORARE OPPURE TAGLIARE GLI SPRECHI E I SERVIZI ESTERNI PER SALVARE FAVARA!!!!!VERGOGNATEVI