martedì, 18 Novembre 2025
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    Adesso i dirigenti sono 9, erano 6 e prima ancora 10

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    girotondo1E’ difficile capire il modo di amministrare di Manganella, ché smentisce se stesso, mentre la città non fa un passo avanti.
    Manganella ha previsto nel nuovo assetto dirigenziale al Comune di Favara l’istituzione di 9 posizioni organizzative, quindi, da sei aumentano a nove. L’anno scorso, invece, erano dieci e sempre lo stesso Manganella aveva ridotto a sei. Roba da mettersi a fare le capriole per la gioia di avere un sindaco così fantasioso, ché riduce e aumenta in una sorta di carosello, probabilmente, fine a se stesso. Come dire “io muovo le truppe, poi se è destino perdere, perdo”.
    La novità in assoluto che nessuno si serebbe aspettata  è la scissione dell’area finanziaria alla quale sono stati scorporati i tributi per essere uniti all’area delle attività produttive.
    E che si tratti di una assoluta sorpresa è nelle cose. Nessuno poteva prevedere che sarebbe stata tolta la delicata materia dei tributi alla dottoressa Carmela Russello, mentre qualche giorno fa, la stessa dirigente aveva predisposto i bandi di gara per l’ufficiale di riscossione e per il supporto tecnico alla riscossione dei tributi. A Favara, oggi, è così.
    Andiamo avanti e vediamo le singole posizioni organizzative. 1) Area amministrativa Giuseppe Calabrese; 2) Area Finanziaria Carmela Russello; 3) Servizi sociali e pubblica istruzione Lina Sorce; 4) Area tecnica, sanità e patrimonio immobiliare Alberto Avenia; 5) Recupero centro storico, arredo urbano e igiene ambientale Francesco Bellavia; 6) Politiche comunitarie, servizi informatici, sviluppo locale Giacomo Sorce; 7) Area tributi ed attività produttive Giusi Chianetta; 8) Servizi culturali, turistici e demografici Michele Sorce; 9) Polizia Municipale Gaetano Raia. E’ stata istituita, altresì, una posizione di alta professionalità inerente il territorio e l’urbanistica affidata all’architetto Franco Criscenzo. Ai 10 dirigenti va una retribuzione annua di posizione che varia da 10 a 7,5 mila euro, oltre ad una retribuzione di risultato che non può superare il 25% della quota spettante per  la propria posizione.
     

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