Specchio, specchio delle mie brame chi è la più bella del reame ?
Certamente, se Gioacchino Rossini avesse avuto modo di conoscere le imprese del Governo Crocetta, la famosa aria del “Barbiere di Siviglia” non avrebbe avuto per soggetto la calunnia bensì la manciugghia, cavallo di battaglia del Governatore che urla, anzi megafona, di combatterla costantemente in lungo e in largo.
Per comprendere bene di cosa si tratti, abbiamo pensato di documentarci, cercando il termine su Wikipedia. Abbiamo scoperto che la parola è spiegata solo nella versione siciliana della nota enciclopedia ed ecco cosa abbiamo trovato: “La manciugghia è lu guadagnu illècitu, lu prufittu illècitu uttinutu asircitannu cu disunistati li propi funzioni, speci lu pùbbricu putiri. E’ l’amministrazzioni picca unesta dû danaru pùbbricu”. Approntiamo una traduzione, per gli eventuali lettori d’oltrestretto: “La manciugghia è il guadagno illecito, il profitto illecito ottenuto esercitando in modo disonesto le proprie funzioni, specialmente il potere pubblico. E’ l’amministrazione poco onesta del denaro pubblico”.
Quindi, giustamente, Wikipedia afferma che la manciuggia è un comportamento illecito che si genera all’interno della Pubblica Amministrazione, cioè l’uso disonesto del denaro pubblico.
A questo punto, vediamo cosa ha fatto Crocetta, con il suo Governo, per combatterla negli ultimi due anni. Non appena insediato, Crocetta nomina Assessore all’Istruzione e alla Formazione una giovane e sconosciuta studentessa universitaria, Nelli Scilabra, che silura immediatamente il Dirigente Generale del Dipartimento Istruzione e Formazione, Ludovico Albert, per sostituirlo con la Dott.ssa Anna Rosa Corsello.
C’è da dire che Albert, con il famoso Avviso 20, aveva traghettato il sistema della Formazione Professionale dal Bilancio Regionale al Fondo Sociale Europeo, prevedendo la ripetizione delle attività per tre anni e, dopo avere finanziato la prima annualità, aveva spostato circa 400 milioni a Roma, per costituire un fondo che avrebbe permesso il finanziamento della seconda annualità e, parzialmente, della terza, evitando di dovere restituire tale somma alla Comunità Europea.
La Dott.ssa Corsello, appena insediata, dichiara che nel personale del Dipartimento vi sono esuberi e inizia un valzer di rimozioni e trasferimenti che riducono drasticamente il personale addetto alle attività di gestione e rendicontazione, rendendo di fatto impossibile l’evasione delle pratiche in tempi ragionevoli. Al momento di finanziare la seconda annualità, la Corsello spiega che non ci sono soldi e che quindi la seconda annualità dell’Avviso 20 non può essere finanziata.
Il personale degli Enti di Formazione viene inviato agli Sportelli Multifunzionali per essere sottoposto a colloquio di orientamento dato che, non potendosi fare la seconda annualità dell’Avviso 20, dovrà essere orientato a fare altro. Deve intervenire il Dott. Albert, all’ARS, per spiegare che i soldi ci sono, che sono a Roma e che la Dott.ssa Corsello lo sa benissimo, dal momento che le ultime tranche sono state trasferite al Ministero proprio da lei stessa.
Crocetta e Scilabra finanziano la seconda annualità, con tagli dolorosissimi non giustificati dalle ingenti risorse accantonate a Roma. Prima di avviare le attività, pensano bene di togliere l’accreditamento al più grosso Ente che opera in Sicilia, lo IAL e agi Enti di Messina che fanno capo a Francantonio Genovese, mettendo praticamente in mezzo alla strada un migliaio abbondante di lavoratori.
Nel frattempo la Scilabra dispone nuove procedure di accreditamento e attiva l’albo degli Operatori della Formazione Professionale, (che già esisteva), mettendo un paletto perentorio – e secondo molti leggermente arbitrario – sulla data di assunzione, che non può essere successiva al 31/12/2008.
Intanto, gli avvisi 1 e 2 del 2010, sugli Sportelli Multifunzionali, terminano il 30/9/2013 e non vengono rifinanziati. I circa 1800 operatori in essi impegnati, fra i quali moltissimi specialisti di orientamento e mercato del Lavoro, riqualificati negli anni con vari PON a carico di risorse pubbliche, dopo essere stati impiegati per 6 mesi nel progetto “Spartacus”, affidato in house al CIAPI di Priolo, vengono lasciati in un limbo senza alcuna seria possibilità di mantenimento del posto di lavoro.
La Scilabra apre ai Poli Tecnico-Professionali, 14 in tutta la Sicilia, a cui, insieme a scuole e aziende, può partecipare anche un Ente (uno solo) per ciascun polo, in tutto 14 Enti. Viene fuori una bozza di Legge di riforma del settore della formazione. Leggendola, ci si accorge che parla molto di scuola, prevedendo addirittura azioni per giovani dai 24 ai 36 mesi (!!!) e poco di formazione. L’azione più incisiva prevista in questo disegno di legge, peraltro mai discusso in Aula, è l’abrogazione della Legge 24/76, e con essa l’annullamento di tutte le garanzie per il Personale degli Enti Formativi.
Tutto è teso ad insinuare, infatti, che è il Personale degli Enti a organizzare la manciugghia e non, come invece sostiene Wikipedia, la Pubblica Amministrazione deviata. Sta di fatto che, ad oggi, per le revoche di accreditamento, il definanziamento degli Sportelli e i tempi biblici di emissione dei mandati, dovuti al depotenziamento degli Uffici Regionali, fatto dalla Corsello in funzione di esuberi che vedeva solo lei, fra il personale della Formazione si contano tre suicidi e un rene in vendita oltre vari scioperi della fame e gazebo sotto l’Assessorato.
Ma procediamo ancora.
La Scilabra, finalmente, tira fuori il suo asso nella manica per dare un’opportunità ai suoi coetanei, che viaggiano su un tasso di disoccupazione del 60%, con i Piano Giovani. Si tratta di una serie di misure, fra cui tirocini formativi, organizzati con una pirotecnica lotteria su Internet, che premia i primi 800 che, ogni mese, riescono a collegarsi all’apposito sito e fare click al momento giusto. Per organizzare questa roba, però, ci vuole personale di alta specializzazione. Per cui, visto che i 1800 sportellisti, superspecializzati con corsi a spese pubbliche e attualmente licenziati o in cig non sono di suo gradimento, fa un contratto per 5 milioni con Italia Lavoro che organizzerà – come non è dato sapere, ad oggi – l’operazione.
Ma accade un intoppo imprevisto: dopo avere firmato il contratto milionario, ci si accorge che Italia Lavoro non è in grado di fornire la piattaforma informatica per il click day. Niente paura. Si fa un altro contratto da 244.000 euro, sempre ad affidamento diretto, con una società di Genova, ETT, che, pare, sia l’unica in Italia ad avere le competenze necessarie, che, secondo l’Assessorato, mancano sia a Sicilia e Servizi, società della Regione che si occupa di piattaforme informatiche, sia agli innumerevoli operatori della Formazione senza incarico, fra i quali vi sono fior fiore di webmaster. La società ETT, dal momento che nel contratto non sono definite specifiche tecniche e neanche un piano di valutazione dei rischi relativi alla sicurezza dei dati, fa un bel contratto con Aruba e acquista uno spazio su un server condiviso (circa 40 euro l’anno), sul quale installa la fantasmagorica piattaforma che, ai primi accessi di massa, va inesorabilmente in tilt. Tutti si scusano, dicendo che il mese successivo non ci saranno più problemi, ma ai primi di Agosto, alla nuova finestra del Piano Giovani, il sito va in tilt dopo soli tre minuti. La Scilabra scrive una letteraccia alla Corselo, Crocetta chiede una perizia a Ingroia, amministratore di Sicilia e Servizi, la Corsello, all’insaputa degli assessori Scilabra e Bruno (così almeno affermano gli interessati) annulla il contratto con Italia Lavoro e con Ett e tira fuori dal cilindro un altro bando, a budget raddoppiato, per mettere una pezza sul fallimento precedente, sempre all’insaputa degli Assessori.
Nel frattempo le selezioni del Piano di Comunicazione del Piano Giovani (anche qui, non c’erano interni) si concludono con una prima graduatoria che poi viene ritirata e ripubblicata con l’aggiunta di una decina di ulteriori nomi, fra i quali parecchi non nuovi alle cronache della politica.
Pare strano che il malaffare sia da cercare fra persone che si suicidano o mettono in vendita pezzi del proprio corpo. Sicuramente è più convincente la definizione di Wikipedia, ed in tanti fiduciosi aspettiamo con pazienza le determinazioni della Procura della Repubblica, che proprio per oggi (venerdì 22 agosto) ha invitato l’assessore Scilabra a sorbire un caffè in tribunale e a discutere con i Magistrati di questi strani accadimenti e, più in generale, della manciugghia e dei suoi profeti.
Fotomontaggio di Massimo Parisi.
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“La manciugghia” forse Wikipedia dovrebbe aggiornare o meglio includere questo aggiornamento: termine usato molto ipocritamente dalla sig.rina Scilabra assessore all’Istruzione e Formazione Professionale Siciliana. Non dico altro tanto si stanno massacrando da soli.
A ME NON BASTA LA TESTA DELLA SCILABRA, VOGLIO NUOVE ELEZIONI.