Pare che la conferenza dei capigruppo stamani abbia deciso di convocare, con carattere di urgenza per domani,il consiglio comunale per tentare, dopo tredici sedute, di approvare il conto consuntivo.
A quanto pare l’obbiettivo non è come si diceva sino a qualche ora fa, l’annullamento della delibera di sabato scorso, ma l’approvazione del conto consuntivo semplicemente ripetuto. In questi giorni sono stati coinvolti persino giuristi dell’ONU, per sciogliere la matassa elaborata dalla maggioranza, o meglio minoranza che sostiene Manganella.
Di solito un sindaco che guida un’amministrazione ha una maggioranza assoluta, di almeno 16 consiglieri che servono ad approvare gli atti di indirizzo politico e le deliberazioni della giunta comunale; mentre le opposizioni in maniera costruttiva sottopongono rilevi tecnici o politici per migliorare atti. Questo il ruolo, in linea di massima, dei consiglieri comunali di maggioranza o opposizione. A Favara non esiste più una maggioranza e un sindaco che riesce a coinvolgere almeno 12 consiglieri per approvare, magari in seconda convocazione, gli atti proposti in consiglio comunale.
Tornando alla vicenda del conto consuntivo, qualcuno sta dimenticando che occorre trasmette al Ministero dell’Economia e Finanze entro il 10 settembre prossimo, la delibera della Tasi. Le conseguenze non sono certo irrilevanti, con rischio di non poter più garantire i precari del comunale oltre ai servizi sociali. Mentre tutte le attenzioni, i pareri e i dubbi vengono concentrati sul conto consuntivo per salvare il salvabile, si rischia di affossare il comune.
E’ possibile riproporre in consiglio comunale un medesimo atto deliberativo esitato negativamente?
Si ritiene che i consiglieri possono discutere ed approvare il conto consuntivo tutte le volte che vogliono nei limiti temporali di 30 giorni concessi dal commissario straordinario nominato dalla regione. Ovviamente la proposta bocciata dovrebbe essere riformulata negli aspetti sostanziali e non solo formali, mediante modifiche che ne motivano la riproposizione. In caso contrario si procura un danno erariale Dunque al momento, una volta discussa e approvata la delibera Tasi, se effettivamente e realmente il consiglio comunale vuole spedire a casa il Sindaco, può evitare di perdere tempo calendarizzando la discussione della mozione di sfiducia e rimettere tutti (consiglieri e sindaco) il mandato nelle mani della città.
In fondo, diciamocelo chiaramente, nessuno vuole andare a casa e questo teatrino sta facendo male a tutti, in primo luogo ai cittadini contribuenti che stanno pagando di tasca gettoni di presenza, impiegati, notificatori e spese generali di gestione.
Ponete fine a questa vicenda, discutete subito la mozione di sfiducia e se non vi sono i numeri per l’approvazione, sopravvivete al vostro destino. Il popolo favarese si è già fatto unì’idea. E’ chiaro a tutti quali sono i motivi che vi spingono a rimane in sella; mentre il sindaco Manganella, da furbo politico, è riuscito ancora una volta ad ingabbiarvi.
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Si credono delle aquile, invece un girarrosti li sta aspettando(POLLI).ponete fine a questa legislatura almeno avrete l’onore delle armi. Continuare significherebbe il male assoluto per voi, (che poco m importa) e per l’onesta gente che vi paga.FAVARA LIBERA.