Valentina Piscopo
Che cosa sta succedendo a Favara? E’ iniziata da poco più di un mese la scuola e già i ragazzi scioperano. E’ notizia di questa mattina che anche gli studenti dell’ Istituto “G. Ambrosini”, protestano, nelle forme e nei modi focosi tipici dell’adolescenza, per la presenza di pulci nelle aule.
Dopo la missiva di fuoco del responsabile provinciale di Adiconsum Agrigento, avv. Giuseppe Di Miceli, che denunciava la presenza di ratti e dei relativi escrementi nelle sezioni della Scuola dell’Infanzia nell’ Istituto comprensivo Falcone – Borsellino di Via Olanda, si aggiorna la protesta con le lamentele dei ragazzi “più grandi”. Ad intervenire per sedare l’accorata manifestazione, anche i carabinieri della locale Tenenza che hanno preso atto della situazione, ascoltando dalla viva voce dei manifestati la “scarsa igiene delle classi” e la relativa presenza di pulci nell’Istituto.
Del resto, non è necessario il parere tecnico degli “addetti ai lavori”, per comprendere che la presenza di pulci, topi o altri animali simili, è dovuta alla scarsa pulizia e alla carenza igienico- sanitarie delle strutture. Per sicurezza, i genitori non portano i loro figli a scuola ed i ragazzi delle scuole superiori non entrano. Tuttavia, diciamolo in sincerità, tutti siamo stati studenti ed una sola pulce diventa una colonia di pulci che hanno fatto casa stabile a scuola, per far “vacanza”. Tuttavia è necessario attenzionare la situazione e non sottovalutarla, e prendere le giuste misure correttive. In fondo che Favara è campione di accoglienza, lo ha dimostrato enormemente in infinite occasioni. Ed oggi dimostra , anche, che è amante degli animali. Anche se sono topi, pulci o pantegane che “abitano” nelle scuole che frequentano i nostri fratelli, sorelle e figli.
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Ho lavorato, in anni passati, in entrambe le scuole e posso affermarlo con certezza: pulci, vermi e topi sono solo un espediente per chiedere a gran voce la disinfestazione dei locali e ottenere due-tre giorni di vacanza non canonici. Ho visto personalmente studenti, alla prima ora, aprire sacchetti di vermi da esca e spargerli per le scale. Diciamo che è una delle tanti tradizioni negative di questo scalcagnato paese. E di cui l’articolista non sa o finge di non sapere.