“Il Comune di Favara – ci dice Pasquale Palumbo – ha avuto un’idea brillante per far pagare meno a chi ha locali affittati. Ha infatti stabilito che il proprietario di locali dati in affitto paghi il 70%, mentre l’altro 30% dovrebbe pagarlo l’inquilino. Tanto per intenderci l’inquilino, illustre sconosciuto al Comune, perchè i contratti si registrano all’Agenzia delle entrate, dovrebbe andare a farsi dare i dati catastali dal proprietario, se per caso questi si è dimenticato di metterli nel contratto, andare a farsi fare il calcolo e pagare. Buonanotte.
Considerato che non c’è solidarietà tra il proprietario e l’inquilino, vorrei sapere quale inquilino pagherà e come farà il Comune a scovare gli evasori. I proprietari dicano grazie al Comune che ha rinunciato al 30% della Tasi. Poi il Comune ci spiegherà come coprirà questo ulteriore “buco” di bilancio”.
Intanto, qualcuno dovrebbe spiegarci che logica ha avuto l’approvazione dell’aliquota al 2,5, caricando un peso eccessivo a chi non può sfuggire alla tassazione, per poi fissare la quota al 30 % per l’inquilino quando non ci sono gli strumenti per fare pagare tutti.
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Tasi un altro pasticcio, il parere del commercialista Pasquale Palumbo
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