Pino Sciumé
Il primo novembre del 2009, all’età di 84 anni, veniva a mancare all’affetto dei suoi cari e alla stima di quanti lo hanno conosciuto l’Onorevole Filippo Lentini.
Era nato a Favara il 23 febbraio del 1925 da una modestissima famiglia e dopo aver frequentato le scuole elementari nel suo paese, ebbe la fortuna di entrare nel convento di Badia, vicino Palermo, dove fu mandato a continuare gli studi e contestualmente prendere i voti per dedicarsi alla vita monastica.
Il giovane Filippo, come sarà chiamato affettuosamente per il resto della sua esistenza, non fu attratto dalla vocazione religiosa e si laureò in Lettere presso l’Università di Palermo.
Sposatosi nel 1953 con Giuseppa Lentini, da lui chiamata Pina, ebbe tre figlie: Clara, Nella e Laura.
Nelle sue vene scorreva la passione della Politica e nell’immediato dopoguerra, dopo una breve esperienza nel Partito d’Azione e a seguito del barbaro assassinio del sindaco socialista Gaetano Guarino, ucciso da mano mafiosa nel 1946, il popolo favarese lo spinse ad accettarne l’eredità politica e morale, eleggendolo, giovanissimo alla carica di primo cittadino.
Cominciò così la sua lunga carriera, durata sessant’anni, che lo portò a ricoprire la carica di sindaco per circa un ventennio, dedicandosi in prima persona al riscatto sociale dei contadini, degli zolfatari e delle classi più deboli, pagando anche di persona e rimanendo legato indissolubilmente al suo popolo.
Nel 1955 fu eletto deputato al parlamento regionale dove rimase per quattro legislature ricoprendo incarichi prestigiosi in vari assessorati fino a diventare vice presidente sia del Governo che dell’Assemblea Regionale. Abilissimo politico, dotato di un intuito fattivo e lungimirante, riuscì, a cavallo tra gli anni cinquanta e sessanta, a far finanziare opere di ristrutturazione urbanistica che cambiarono il volto del suo amato paese natale. I più anziani ancora ricordano le visite che faceva anche nei piccoli cortili per assicurasi personalmente dell’andamento dei lavori.
Nelle sue ultime due legislature superò il 50% dei voti del Partito Socialista con 16.000 preferenze. Dopo l’esperienza regionale, tentò l’impossibile elezione al Senato, ma ebbe lo stesso un’ottima affermazione, non riuscendo nell’impresa per poche centinaia di voti. Appena qualche anno dopo fu nominato Presidente dell’Ente di Sviluppo Agricolo dove rimase per oltre un decennio, riuscendo a trasformare un carrozzone ormai inutile e obsoleto in un volano di rinascita dell’agricoltura siciliana. Fece costruire dighe, strade di penetrazione agricola, avviando al lavoro centinaia di lavoratori disoccupati non perdendo mai di vista la sua Favara che conobbe un’altra primavera di benessere e tranquillità.
Anche lo Sport fu una sua grande passione. Favara ebbe il suo campo di calcio e lui stesso assunse la presidenza della squadra locale per diversi anni. Ricoprì importanti cariche sportive, la presidenza della Lega Calcio Siciliana e la vice Presidenza nazionale della Lega Dilettanti.
Filippo Lentini è stato un vero Politico, un vero Socialista e un vero Figlio di Favara. Grande oratore ma anche grande protagonista del fare. Domani 30 ottobre, alle ore 15,30 gli si renderà omaggio presso la sua tomba di famiglia nel cimitero di Piana Traversa. La partecipazione è aperta a tutti.
Ciao Compagno Filippo, ti ricorderemo sempre per la tua Umanità e per le tue battaglie in favore dei lavoratori.
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Lode e gloria a questi uomini, esempio di una politica salubre
per la collettività. FAVARA LIBERA