“Lo scorso mese di Agosto, mi sono rivolta, attraverso un’interrogazione parlamentare ed una lettera aperta al Governo ed al Presidente della Regione per chiedere di vigilare sulla corretta ripartizione dei fondi strutturali ed in particolare sulla rimodulazione dei fondi destinati alla Sicilia ed in generale alle Regioni Meridionali.”
“Le preoccupazioni di allora relative ad un taglio delle risorse destinate alle regioni Meridionali ed al suo pieno sviluppo, trovano conferma nella Legge di Stabilità che prevede all’art. 12 la sottrazione di ben 4 miliardi di euro dapprima stanziati per il sud, attraverso il pac (piano azione e coesione).”
Lo ha dichiarato la deputata nazionale del partito Democratico, Maria Iacono, che ha poi aggiunto:” fermo restando che tali somme sarebbero utilizzate per gli sgravi fiscali a favore di nuove assunzioni, ritengo assolutamente sbagliato ed inopportuno privare il sud di risorse imprescindibili per il suo rilancio sul piano economico , infrastrutturale e sociale.”
“ Inoltre, l’art 12 della Legge di stabilità prevede l’abolizione della Legge 407/90, vale a dire l’incentivo all’assunzione più utilizzato dai datori di lavoro negli ultimi 24 anni, uno sgravio contributivo che nel Mezzogiorno è del 100% e che ha rappresentato una concreta e utilizzata possibilità, per le imprese di assumere dei giovani con almeno 24 mesi di iscrizione al Collocamento o Centro per l’Impiego.”
“Gli sgravi fiscali introdotti al posto dei benefici della 407/90 rischiano di penalizzare fortemente gli investimenti sul lavoro soprattutto al sud ed al mezzogiorno.”
“E’ assolutamente necessario costruire un piano straordinario sugli investimenti pubblici ormai ridotti al lumicino, liquidità alle imprese che pagano il denaro molto più che nel resto del Paese e sostegno specifico all’occupazione giovanile e femminile, necessitano di un capitolo aggiuntivo per la verità non previsto dalla legge di stabilità.”
“Credo, e lo faccio con particolare apprensione e preoccupazione, di potere affermare che il tema dello sviluppo del Mezzogiorno è pressoché scomparso dalle priorità dell’agenda politica italiana da alcuni anni, malgrado gli effetti della crisi economica – come confermato da tutte le statistiche e previsioni economiche recenti – siano stati più devastanti nelle regioni già in ritardo di sviluppo.”
“Siamo certi che il Governo abbia ben presenti questi rischi e ne terrà conto nell’assumere le decisioni in materia.”
“ E’ tuttavia sorprendente che nel dibattito politico, in Parlamento come a livello regionale, compresa la Sicilia, siano state poche e isolate le iniziative volte a monitorare la situazione e a porre all’attenzione del Governo le istanze delle regioni interessate più direttamente.”
“Ritengo sia assolutamente necessario avviare un confronto con il Governo su questi temi, perché solo attraverso l’occasione fornitaci dall’Europa la Sicilia ed il Mezzogiorno potranno, attraverso metodologie di spesa corrette e progetti innovativi e di qualità, dare nuovo impulso alle proprie economie e ritagliarsi un ruolo significativo in Italia e nell’area Euro- Mediterranea.”