I Sindaci dei Comuni della provincia di Agrigento hanno mandato un appello al Presidente della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati On Francesco Boccia e al rappresentante del Governo Viceministro dell’Economia On Enrico Morando nel quale chiedono: “di approvare l’emendamento 21.64 primo firmatario On Angelo Capodicasa, volto a prorogare i contratti a tempo determinato degli enti territoriali delle Regioni a statuto speciale, onde consentire alle stesse Regioni di attuare gli interventi legislativi necessari a salvaguardia dell’efficienza della pubblica amministrazione e a garanzia della tenuta sociale”.
“Abbiamo portato le ragioni della nostra mobilitazione fin dentro la Commissione Bilancio – dichiara il sindaco di Racalmuto Emilio Messana – affinché Parlamento e Governo si assumano le loro responsabilità. I Comuni siciliani non possono avviare le stabilizzazioni dei lavoratori precari entro il 31 dicembre 2014. Il Parlamento disponga la proroga dei contratti necessaria per salvaguardare i posti di lavoro. L’ARS e il Governo Regionale rompano il silenzio assordante ed intervengano per dare soluzione ad una grande questione sociale.
“A rischio sono la funzionalità dei Comuni, il reddito di 25 mila famiglie e l’economia di interi paesi.
“Insieme ai sindacati, venerdì prossimo, daremo vita ad una grande manifestazione ad Agrigento e chiederemo di essere ricevuti dal Prefetto.
“Se non otterremo risposte la mobilitazione sarà totale – conclude il Sindaco di Racalmuto Emilio Messana.”
In allegato il testo della lettera.
Al Presidente della Commissione Bilancio
On.le Francesco Boccia
Illustrissimo,
i Sindaci dei Comuni della provincia di Agrigento si sono incontrati, in data 14 e 21 novembre 2014, nell’aula consiliare del Comune di Racalmuto, con all’ordine del giorno la proroga dei contratti a tempo determinato e la stabilizzazione dei lavoratori “precari” degli enti locali siciliani.
Si è preso atto dell’impossibilità per i Comuni di procedere alle stabilizzazioni – entro la data del 31/12/2014.
Si è ribadita la necessità di garantire la salvaguardia dei “contrattisti” degli Enti Locali, i quali da oltre vent’anni prestano la loro attività lavorativa nei comuni grazie ai contributi della Regione Siciliana.
Si è preso atto che senza il lavoro dei “precari” molti comuni non potrebbero svolgere funzioni essenziali e che la capacità di spesa connessa al reddito dei lavoratori a tempo determinato regge l’economia di mera sussistenza che tiene in vita i comuni.
Si è ritenuta insostenibile la tecnica della mera proroga dei contratti, perché finisce con l’alimentare il lavoro precario e costituisce una deroga eccezionale necessariamente limitata nel tempo, mentre la questione attiene a rapporti di lavoro che durano da oltre vent’anni e richiede una soluzione certa e stabile, che rispetti i limiti posti dalla legislazione europea.
Si è convenuto sull’urgenza di un intervento normativo – in virtù dell’autonomia siciliana ribadita dall’art. 116 della Costituzione in materia di “regime degli enti locali” -che codifichi la peculiarità del precariato all’interno degli Enti Locali siciliani, armonizzandola con la disciplina nazionale, finora acriticamente applicata.
I Sindaci, pertanto,
chiedono
a Codesta Onorevole Commissione di approvare l’emendamento 21.64 primo firmatario On Angelo Capodicasa, volto a prorogare i contratti a tempo determinato degli enti territoriali delle Regioni a statuto speciale, onde consentire alle stesse Regioni di attuare gli interventi legislativi necessari a salvaguardia dell’efficienza della pubblica amministrazione e a garanzia della tenuta sociale.
Vi ringrazio.
Per i Sindaci di Aragona, Burgio, Caltabellotta, Camastra, Cammarata, Campobello di Licata, Campofranco, Comitini, Casteltermini, Castrofilippo, Cattolica Eraclea, Cianciana, Favara, Grotte, Joppolo Giancaxio, Menfi, Montallegro, Naro, Ravanusa, Realmonte, Raffadali, Ribera, Santa Elisabetta, Santa Margherita Belice, San Giovanni Gemini, Siculiana, Sciacca
Il Sindaco di Racalmuto
Avv. Emilio Messana