Riceviamo e pubblichiamo integralmente
Michele Montalbano, portavoce Ncd
“Drammatica la situazione a Favara, devastata da una profonda crisi economica e sociale, dove lo squarcio della disoccupazione raggiunge limiti altissimi non solo tra i giovani, ma anche tra chi ha raggiunto un’età più matura. Una città dal forte disagio giovanile. Un territorio martoriato dalla superficialità, dalle inadempienze politiche attuali e da una impreparazione amministrativa pro-tempore senza eguali nella storia dell’ente comune. Chi maldestramente governa non mette in atto alcun deterrente per fermare quella che è una vera e propria ferita sanguinante. Il sindaco non sembra accorgersi dei problemi della sua città, la stessa che lo avevo votato vedendo in lui la strada del cambiamento. Siamo di fronte, invece, ad un’azione amministrativa talmente “scarsa” tanto da poterla considerare un pericolo per il futuro della città. Lo dimostrano gli atti prodotti in questi anni ed il modo con il quale è stato lasciato il popolo senza alcun servizio, caricato solo di una tassazione elevatissima e scriteriata. Dal flop della differenziata, alla mancata riorganizzazione del personale, alla farsa dell’AIPA con il suo arbitrato, alla mancanza di servizi essenziali socio-assistenziali, tutto porta alla considerazione di una legislatura scomposta ed in direzione del default economico-finanziario del comune.
Non osiamo pensare cosa accadrà in questi ultimi mesi di fine mandato, riflettiamo, invece, che chi verrà dopo nulla riceverà da questa amministrazione in termini di progettualità, utile alla crescita del territorio. Manganella, e chi lo asseconda, hanno portato Favara al fallimento finanziario, senza avere il coraggio di dirlo chiaramente. Siamo convinti del fallimento, l’Amministrazione comunale si ostina a dichiararsi tranquilla e serena, di fatto la città è ridotta ad un colabrodo. Certamente appare strano il comportamento di taluni assessori, rissosi e poco propensi al confronto, ma ancora di più ci preoccupa il solco che gli stessi giornalmente con le loro inopportune uscite scavano all’interno delle istituzioni locali. Andrebbero immediatamente sostituiti per limitare i danni alla popolazione.
Siamo fortemente preoccupati, perché amministrati male da chi predica la partecipazione senza mai accettare il confronto della dialettica politica. La voglia di lottare da sempre intrinseco nel dna dei favaresi ha lasciato il campo ad una rassegnazione a tratti comprensibile, ma, sicuramente da alienare subito. Il cittadino non si sente più rappresentato da amministratori senza alcuna linea amministrativa e senza una vera idea di città e di amministrazione. Nulla fanno e niente vogliono sentire…come dire qui comando io … tutto è’ improvvisato. Si salvi chi può!! Lo sforzo che taluni partiti e i consiglieri d’opposizione stanno facendo nel limitare i danni di questa amministrazione, spesso non in linea con i bisogni della gente, diventa vana se dall’altro lato si alza quel muro di gomma riempito di astio e rancore. Non c’è più verso …si salvi chi può! Un consiglio, però, vorremmo darlo a chi oggi amministra la città. Lasciatela in pace.. Ritiratevi per manifesta incapacità!”