Si parla di spese della politica ed, invece, di pensare a diminuirle, partiti e consiglieri comunali d’opposizione vogliono un microfono a pagamento (tanto pagano i cittadini) per parlare ai favaresi, ché non basta, lo dicono loro, la carta stampata, televisiva e su internet. Certamente non basta, ché pagando, non pagano loro ma noi, hanno la possibilità di dire ciò che vogliono senza contraddittorio. La chiamano comunicazione istituzionale, quando non è così, ché per essa si intende l’informazione del Comune ai cittadini su provvedimenti interessanti per la collettività e non gli sfoghi di consiglieri e amministratori spesso gli uni contro gli altri. Ancora non si rendono conto degli elevati costi della politica, mentre dilaga la povertà in città minacciando lo stesso ordine pubblico e con le casse comunali asfittiche. Sono a rischio centinaia di posti di lavoro dei precari e degli asili nido, ma loro pensano a un microfono e ad una telecamera per farci meglio conoscere il nulla che si produce. Dicono “la comunicazione è democrazia”, da parte di tutta la stampa la comunicazione è garantita, ma loro la voglio a pagamento. Si inizia la campagna elettorale e intendono iniziarla a nostre spese.
Ecco il testo integrale firmato dai rappresentanti di Partito: Alba Giuseppe (SD), Vitello Carmelo (PD), Montalbano Michele (NCD), Lentini Giuseppe (FRS), Francesco Giancani (RC); e dai consiglieri comunali: Pitruzzella Leonardo, Bellavia Giuseppe, Broccia Salvatore, Scalia Gaspare, Ceresi Filippo, Vella Maria, Fallea Antonio, Sgarito Tania, Dalli Cardillo Paolo, Lupo Salvatore Palumbo Antonio, Bennardo Giovanni, Vassallo Todaro Carmelo, Crapanzano Gioacchino.
“I consiglieri comunali e i rappresentanti di partito si impegnano a presentare una mozione di indirizzo politico in modo da ripristinare la comunicazione istituzionale in città. La comunicazione pubblica appare vitale per il cambiamento della PA nella logica dell’efficienza, del merito e della trasparenza. Essa permette di superare l’asimmetria informativa tra cittadini e amministrazione che è alla base della sfiducia e della mancanza di partecipazione.
Per questi motivi riteniamo che questa amministrazione eliminando la comunicazione istituzionale non abbia fatto altro che mascherare la sua inattività. La comunicazione istituzionale a Favara è stata gestita negli anni scorsi del unica dell’emittente televisiva locale Sicilia TV che si è sempre rilevata preziosa cassa di risonanza di tutta la città. Anche nell’era dei social network e dei giornali on – line Sicilia TV rappresenta ancora oggi il canale di informazione principale dei favaresi, soprattutto per quei numerosi concittadini che non posseggono di un collegamento internet.
La comunicazione è democrazia per questo motivo chiederemo con forza di ripristinare questo utile servizio pubblico. Al fine di riallacciare un rapporto istituzionale, oramai perso, con i cittadini”.