Le testimonianze dei sopravvissuti sono allarmanti. Parlano di oltre 200 morti nel secondo gommone. Una seconda testimonianza cita una quarta imbarcazione. Se risultasse vero sarebbero oltre 300 i morti a causa del mare forza otto e con onde alte nove metri.
Loro non volevano partire preoccupati dal maltempo, ma i trafficanti di morte li hanno costretti con la forza a salire sui gommoni, con pochissima acqua e viveri. Imbarcati in circa 460 per morire in mare. Li tenevano chiusi in un magazzino a Tripoli, poi sotto la minaccia delle armi li hanno costretti ad iniziare il viaggio con il mare in tempesta. Ottocento euro il costo del biglietto. Hanno visto morire i loro compagni di viaggio sugli altri gommoni, uno si sarebbe rivoltato, l’altro imbarcava acqua ed è affondato.
Uno dei gommoni in avaria è stato soccorso dalla Guardia costiera con il mare forza otto con 76 i superstiti e 29 i profughi morti per assideramento. Su un altro gommone sono riusciti a salvarsi solo due degli oltre cento immigrati a bordo. Sono numeri impressionanti di esistenze spezzate dalla ferocia criminale che sfrutta la disperata fuga dai Paesi colpiti dalle guerre. Donne, uomini, bambini mandati al massacro senza pietà.
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