Il mese scorso avevano già protestato occupando la stanza del sindaco. Oggi il personale delle cooperative che gestiscono gli asili nido ripete la protesta.
Sono preoccupati per il loro futuro per la possibile perdita del posto di lavoro, quando da due mesi operano in forma di volontariato, in una vicenda iniziatasi il primo di gennaio con la scadenza del contratto che regola il rapporto tra il Comune e le stesse cooperative.
L’amministrazione, dal canto suo, ha dichiarato la volontà di dare continuità al servizio definendolo “essenziale”. Ha anche messo a disposizione 40mila euro, non in forma di proroga, ché il servizio dovrà essere affidato con l’espletamento di un nuovo bando di gara.
Gli aspetti paradossali che oggi mettono a forte rischio i posti di lavoro sono diversi e raggiungono il loro massimo con la promessa della soluzione della problematica con l’approvazione del bilancio comunale del 31 dicembre scorso.
Al di là delle promesse, tutti sapevano che il termine del rapporto era il 31 dicembre, eppure nessuno si è preoccupato, in tempo, per assicurarne la continuità. Se ne parla oggi a babbo morto. Non solo, al momento è uno scaricare le responsabilità al dirigente da parte del sindaco e viceversa. Nel mezzo ci sono loro, c’è il personale degli asilo che rischia davvero di perdere il posto di lavoro in una situazione aggravata dallo scenario finanziario dell’Ente ormai in dissesto.
Giunti al “non ci resta che piangere”, hanno deciso di ripetere la loro protesta.