PRESENTI AL CORTEO 25 SINDACI, 10 RAPPRESENTANTI DI ALTRETTANTI COMUNI E OLTRE 2000 CITTADINI. POSITIVO INCONTRO IN PREFETTURA PER LA DELEGAZIONE DEI GRILLINI E DEI MOVIMENTI CIVICI. L’ACQUA E’ UN BENE PRIMARIO. IN SICILIA LA GESTIONE VA REGOLAMENTATA CON UN TESTO DI LEGGE CHIARO E TRASPARENTE CHE PREVENGA POSSIBILI SPECULAZIONI
Al comunicato di Girgenti Acque Spa teso a sminuire numeri e contenuti della manifestazione contro la gestione del Servizio idrico integrato in favore oltre 160 mila famiglie per oltre 358 mila abitanti nella provincia di Agrigento, interviene il parlamentare grillino all’Ars, Sergio Tancredi.
Presente alla manifestazione insieme ai colleghi deputati all’Ars Matteo Mangiacavallo, Giancarlo Cancellieri, Valentina Palmeri e Salvo Siragusa, il neo capo gruppo al Parlamento siciliano dei Pentastellati, Tancredi ha inteso rimarcare la grande partecipazione di cittadini e istituzioni locali, soffermandosi sul significato della protesta e sulle possibili soluzioni.
“E’ stato un momento di grande partecipazione di massa – afferma l’esponente del M5S al Parlamento siciliano -. Al corteo per protestare contro l’Azienda che presta il Servizio idrico integrato – aggiunge – si contavano almeno 2 mila persone, 25 sindaci ai quali aggiungere altri 10 rappresentanti di altrettanti comuni facenti parte dell’Ato Girgenti Acque”.
“Siamo soddisfatti di quanto emerso durante il colloquio, di oltre 2 ore, con il Prefetto di Agrigento, Nicola Diomede – commenta Tancredi – dal quale sono emerse diverse proposte”.
“Il dottore Diomede – ci dice il parlamentare grillino – ha assunto l’impegno, dalla richiesta scaturita, di spingere nei confronti del presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone e della Regione siciliana, Rosario Crocetta, per l’approvazione di un testo di legge che regolamenti l’acqua pubblica in Sicilia in maniera chiara e trasparente. Disegno di legge – ricorda Tancredi – già esitato in commissione Territorio e ambiente e mai andato in Aula per i traccheggi governativi e la girandola degli assessori al ramo”.
Dall’incontro è emerso anche la possibilità di chiudere anzitempo il rapporto tra i comuni e la Girgenti Acque Spa.
“È stata ventilata – spiega Tancredi – da parte dei rappresentanti dei movimenti civici, che hanno partecipato all’incontro in prefettura, la possibilità di intraprendere il percorso della rescissione del contratto con Girgenti Acque Spa. Ci sarebbe – conclude – un fronte comune tra quei sindaci che non hanno concesso le reti e quelli che in atto sono gestiti dall’Ato idrico che sono pronti a uscirne fuori”.