Nel Piano Azione Coesione (PAC), terza e ultima riprogrammazione, sono stati previsti, tra gli altri, interventi specifici per il “Potenziamento dell’istruzione tecnica e professionale di qualità”.
Questa linea di intervento prevede la valorizzazione e l’aumento dell’offerta coordinata di istruzione tecnica e professionale di qualità per rispondere ad accertati fabbisogni formativi espressi dal sistema produttivo attraverso la realizzazione di reti territoriali che coinvolgono istituti scolastici, tessuto produttivo, servizi territoriali per il lavoro ed enti di formazione accreditati.
Lo strumento individuato per il potenziamento dell’istruzione tecnica e professionale di qualità è rappresentato dalla costituzione dei Poli tecnico professionali. I Poli sono caratterizzati da un’organizzazione che integra risorse pubbliche e private e valorizza la flessibilità organizzativa delle istituzioni scolastiche e formative per costruire sul territorio un sistema di istruzione e formazione non solo coerente con i fabbisogni formativi espressi dal sistema produttivo, ma capace di facilitare l’accesso alle opportunità formative ad una più ampia platea di utenti, grazie a momenti diversificati di approfondimento e di specializzazione professionale, attraverso percorsi formativi sviluppati in sinergia con le altre offerte culturali e professionali del territorio.
Detto questo, sembra che dal 4 dicembre sia stata pubblicata la graduatoria provvisoria e che ormai tante istituzioni scolastiche, enti e aziende aspettano la definizione della graduatoria per l’avvio progettuale, mentre proprio si accinge al termine l’anno scolastico.
Infatti, il decreto del dirigente generale n. 7236 è stato pubblicato il 4/12/2015, con un bando pubblico che risale al14 febbraio 2014 e che prevede la costituzione dei seguenti 14 Poli tecnico professionali, uno per provincia tranne due per Palermo, Catania, Messina e Agrigento.
I Poli sono composti da a) almeno due istituti tecnici e/o professionali della filiera di riferimento (fra le suddette istituzioni scolastiche dovrà essere individuato l’istituto scolastico statale capofila del Polo), b) un organismo di formazione professionale accreditato e c) almeno due imprese operanti nell’ambito dei comparti economici di riferimento del Polo.
I Poli possono, altresì, avvalersi di collaborazioni partnenariali di soggetti pubblici e privati operanti in campo nazionale e comunitario in grado di trasferire know–how o di ottimizzare l’efficacia delle attività, tra cui, per esempio: università pubbliche e private; enti di ricerca pubblici e privati; organizzazioni professionali (ordini e confederazioni); associazioni datoriali e sindacali; associazioni/enti di elevato profilo culturale, tecnico e scientifico.