Leonardo Pitruzzella, presidente del Consiglio comunale, detta le sue regole su come procedere nella prossima trattazione del piano di riequilibrio.
Non si fida dell’amministrazione, in particolare, di Manganella e del consumato metodo di portare all’ultimo momento utile importanti atti da approvare, cosicché o lo si vota o si arrecano danni maggiori. Come dire che il danno è certo, mentre l’alternativa lasciata ai consiglieri, quando per ragioni di tempo non è possibile seguire altri percorsi, è sul minore o maggiore.
“La repentina trasmissione degli atti al consiglio comunale – dice Pitruzzella – per l’adesione al piano di rientro, così come successo per il bilancio di previsione 2014 trasmesso al Consiglio comunale il 30 dicembre per essere approvato il 31, diciamo che ha lasciato e lascia un vuoto di conoscenza sullo stato delle cose ai consiglieri comunali, i quali più volte negli anni sono stati espropriati della loro prerogativa più importante che è appunto la programmazione economica”.
Considerato che il 17 Marzo, con un parere espresso lo stesso pomeriggio dal Collegio dei Revisori, il Consiglio ha approvato il piano di rientro così come previsto dall’art. 243 del Tuel sarebbe opportuno che l’Amministrazione comunale, insieme ai tecnici del Comune incontrassero i consiglieri comunali, in più appuntamenti da programmare nell’immediato, per prendere coscienza della reale situazione che il nostro Comune attraversa e decidere quali iniziative intraprendere nella programmazione del piano di rientro stesso”.
Il gioco si fa pesante è Leonardo Pitruzzella pone condizioni precise, principalmente sulla immediata conoscenza sui tagli e sulla imposizione futura che dovranno rendere credibile il piano di rientro. Non si fida e per non lasciare dubbi fa riferimento alla relazione della dottoressa Russello.
“Nella relazione di presentazione di detta procedura straordinaria la Responsabile del servizio finanziario – conclude il presidente del Consiglio comunale – in un capoverso dice letteralmente ” corre obbligo far presente che fossero state attuate le misure correttive approvate dal Consiglio Comunale negli anni, oggi non ci sarebbe le attuali preoccupazioni che stiamo vivendo”; da questo credo che l’amministrazione Comunale oggi abbia la responsabilità di condividere e attuare quanto dal Consiglio sarà deciso e approvato. Auspico una urgente convocazione per capire quali sono le indicazione che l’amministrazione Comunale e la maggioranza di governo propongono per la risoluzione del problema”.