Salvatore Lupo
A seguito delle note vicende che hanno scosso la nostra città negli ultimi periodi (rischio default, aumento di tasse, disservizi, rischio posti di lavoro ecc.ecc. ) è evidente che ognuno di noi ha maturato delle proprie valutazioni. Le mie sono state squisitamente politiche e non ho mai espresso altro tipo di considerazioni e mai lo farò, essendo profondamente rispettoso delle situazioni umane che ne sono implicate.
Il ruolo istituzionale del consigliere comunale è quello di garanzia e controllo. Proprio per questo ho preferito rimanere in carica perché ritengo che è importante che si continui a portare avanti un’azione di indirizzo e di controllo; una interlocuzione con le istituzioni del territorio per rispettare anche in mandato che gli elettori mi hanno affidato.
Non ho ritenuto opportuno abbandonare una nave destinata alla deriva e ho sempre ricercato soluzioni definitive e non precarie alla grave situazione che è stata creata.
Negli ultimi Consigli comunali ho chiesto e auspicato più volte un confronto reale sul piano finanziario dell’Ente. Avere la contezza di numeri certi e non di semplici enunciazioni, poiché ritengo che, quando si parla di misure finanziarie con gravi ripercussioni sociali, chi è stato chiamato dal popolo per rappresentarlo debba assumersi fino in fondo le proprie responsabilità, ma deve essere messo in condizioni di operare con atti certi e chiari.
Ho avuto l’onore di essere stato eletto consigliere comunale con una grossa percentuale di voti. Grazie a questa opportunità ho continuato a formare la mia esperienza nelle istituzioni comunali andando oltre il punto di vista strettamente politico, con un distacco istituzionale che mi ha permesso di approfondire la conoscenza della macchina amministrativa e le grandi opportunità che offre una attenta e pronta gestione della stessa. Le forze rappresentate all’interno di questa macchina amministrativa, senza alcuna eccezione, ritengo che debbano comunque dare ora – nel momento più difficile che la nostra Favara sta attraversano – il loro apporto per le decisioni da prendere, per il futuro del nostro paese. Senza temere di convergere su delle soluzioni unitarie, dal momento che di recente si sono assunte posizioni contrastanti.
Lavorare sui problemi scottanti del paese non è possibile se non si ha un confronto con l’amministrazione attiva che è l’interlocutore primario sia della maggioranza sia dell’opposizione. Il fatto che a Favara, come in altre parti, si sia diffusa una sorta di orrore per ogni ipotesi di intese, alleanze, mediazioni, convergenze tra forze politiche diverse, è segno di una regressione, di un diffondersi dell’idea che si possa fare politica senza conoscere o riconoscere le complesse problematiche del governare la cosa pubblica e le implicazioni che ne discendono in termini, appunto, di bene comune”.
1 commento
Gentile consigliere le sue parole sono commoventi a tal punto che ci vengono fuori le lacrime ma non per il suo intervento, ma per quelle che verseranno tutti i concittadini con l’approvazione del piano decennale. Ci chiediamo, non sarebbe utile incominciare a risparmiare privandovi dei vostri emolumenti? una sana politica dovrebbe dare per primo il segnale. Ci sembra chiaro che sono lacrime di coccodrillo, del resto non ce ne voglia, in politica si entra esclusivamente per sistemarsi i propri affari, fatti lo dimostrano. Seguire l’esempio dei dimissionari sarebbe il male minore. Volete salvare Favara? dimettetevi tutti, questa è la peggiore classe politica degli ultimi cinquant’anni. Abbandonate la nave solo così potete salvare Favara. FAVARA LIBERA