Ha perso il figlio partorito qualche settimana fa. E’ poverissima. Il corredo per il nascituro e pochi soldi le sono stati donati da alcuni concittadini. Soffre di una grave malattia. Questo è il quadro desolante di una donna e della sua famiglia alle quali è stata negata la dignità umana.
Prima di partorire è andata a chiedere aiuto in Comune, ma le è stato negato, “non ci sono soldi”.
Il giornale si è interessato al suo caso e grazie alla generosità di alcune persone ha raccolto un corredino per il nascituro, una copertina, scarpette, bavaglini e altro e 50 euro. Denaro e oggetti le sono stati consegnati direttamente nella segretaria del sindaco. Purtroppo, dicevamo, il bambino, nato prematuramente, è morto.
Stamattina la povera donna è tornata in Comune, non ha come sfamare se stessa e la sua famiglia. Ed ha ricevuto la stessa risposta “non ci sono soldi”. Non voglio fare polemica, ché non è il momento.
Bisogna aiutarla. Nell’immediato, fra Giuseppe e la Tenda del Padre Abramo hanno donato il necessario, chi vuole aggiungersi alla generosità dei francescani può portare beni di prima necessità in Convento.
Per meglio farvi conoscere la sfortunata mamma, vi racconto ciò che è accaduto quando le ho consegnato l’offerta in denaro e il corredino. Non ha mai alzato gli occhi, tremante non ha detto una sola parola, sparuta, sottomessa e, quasi, impaurita ha pianto come se mai al mondo qualcuno, in altre occasione, si fosse interessata di lei. Mi hanno detto che ha continuato a piangere scendendo le scale del palazzo comunale.
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3 commenti
É una triste realtà ormai questa, più che chiedere aiuto al comune potrebbe chiedere aiuto alla chiesa, forse, e dico forse li le daranno aiuto.
Signori amministratori, con quale coraggio si nega una richiesta di aiuto? Apriamo gli occhi un pò tutti, questa aberrante storia è solo l’inizio di una triste realtà in cui vessano tante famiglie favaresi. Perchè non creare un fondo di solidarietà a sostegno di queste famiglie prelevando 1/1000 dalle addizionali irpef ? Perchè la politica tutta, non versa un gettone mensile simbolico di €10 a sostegno dei bisognosi? Vergognatevi siete indegni di rappresentare Favara. Ci crediamo un paese evoluto quando tra noi vive gente che a fatica raccatta un pezzo di pane. Il terzo mondo siamo noi “si dice non abbiamo soldi” abbiamo risolto il problema. FAVARA LIBERA
quando alla televisione pubblicizzano messaggi per aiutare persone del terzo mondo, dico ai miei figli che il terzo mondo è qui da noi e gli dico che nel nostro paese ci sono persone che non possono comprare le medicine,la bombola di gas,il pane e mi guardano per dire mamma ma che stai dicendo ,ma è così purtroppo.