Papa Francesco “Uomini e donne come noi cercavano la felicità”
Alla sala operativa della Guardia costiera nazionale è arrivato a mezzanotte circa l’allarme dato attraverso un satellitare, molto probabilmente fornito dagli stessi scafisti. Centinaia di persone sono finite in mare, forse 700 secondo i testimoni.
I migranti erano partiti dal porto di Tripoli stipati su un pescareccio di trenta metri. Stipati come neppure gli animali in così poco spazio hanno trovato la morte quando il mercantile portoghese King Jacob inviato dalla Guardia costiera si è avvicinato alla loro imbarcazione. La barca si è ribaltata proprio a causa dello spostamento dei migranti verso la nave King Jacob, per essere salvati. L’eccessivo peso l’ha ribaltata e in molti sarebbero rimasti sotto lo scafo. Sono stati recuperati 23 cadaveri, 46 sono i salvati e non si dispera di trovare altri sopravvissuti tra i cadaveri che galleggiano nel mare.
Imponenti i soccorsi, sono decine i mezzi sul luogo della tragedia.
Ormai dal Canale di Sicilia arrivano bollettini di guerra sulla morte di migliaia di vittime dei mercanti di vite umane. E il fenomeno si prevede in forte crescita con l’arrivo dell’Estate che favorisce la partenza dei barconi dalle coste della Libia.
1 commento
Vedrete che adesso i falsi buonisti di destra e sinistra, che da almeno dieci anni lucrano e ingrassano coi centri di accoglienza, dopo questa tragedia – che per loro, in sostanza, rappresenta solo un “mancato introito” – invocheranno a gran voce i corridoi per motivi umanitari. La soluzione, lo sanno tutti, è ben altra: blocco navale, uso dei droni per distruggere i barconi (vuoti) e aiuto in loco dei profughi, veri o finti che siano.