“Che inizi il giro di vite per risolvere l’emergenza caporalato con l’intensificazione dei controlli, la proposta del Governo di sequestrare i beni dei caporali e delle aziende che non rispettano la legge a tutela dei lavoratori agricoli, come quelli di mafia, è un buon inizio”.
Lo afferma Giovanni Condorelli, Segretario Confederale dell’Ugl con delega alle politiche per il Mezzogiorno, che prosegue: “L’Ugl ha il merito di avere riacceso i riflettori sulla piaga del caporalato in Italia ed in particolare al sud, la nostra campagna di sensibilizzazione partita in Puglia
ha già sortito un importante risultato, l’avvio per volere del Presidente della Commissione lavoro, Cesare Damiano, di una indagine conoscitiva.
“E’ notizia di queste ore – conclude Condorelli – di quanto è accaduto nelle campagne di Vittoria, di una bracciante agricola rumena e della sua tristissima storia, uno spaccato di violenza e sfruttamento inaccettabile, ma è soltanto la punta dell’iceberg, delle condizioni disumane dei lavoratori delle campagne ragusane, vittime del caporalato, nè abbiamo già parlato, siamo pronti a fornire tutto l’aiuto necessario in collaborazione con le funzioni preposte, il livello di attenzione si è alzato.